sabato 29 novembre 2014

Prima Domenica di Avvento

Convertirsi al Natale.
Missione impossibile: sopravvivere al Natale.
Ogni anno diventa più difficile questa lotta contro
il natale tarocco, l’altronatale, quello, insomma,
che stiamo per vivere.
Forse perché ci siamo tutti seduti (o addormentati
direbbe Gesù), forse perché i tempi sono cambiati,
forse perché altri interessi (economici) hanno prevalso…
sta di fatto che il Natale che oggi iniziamo a preparare
è una fotocopia sbiadita di un capolavoro ad olio: ne
abbiamo perso i colori, la profondità, la lucentezza.
Ho un’altra teoria per capire questo tracollo di teologia,
questa emorragia di spiritualità, più birichina: forse
abbiamo creato il natale tarocco perché quello vero ci
metteva troppo in crisi, ci obbligava a convertirci.
E allora giù zucchero e melassa, buoni sentimenti e
tradizioni familiari, regali e cene da ingrasso.
Tutto per non vedere…
…per non vedere che il Natale vero non ha nulla a che
fare con i buoni sentimenti, che l’aspetto tragico
dell’evento narrato con forza nei Vangeli è ignorato
dalla retorica populista del nataleconituoi eccetera…
per non vedere questo Dio che, stanco di non essere
capito, sceglie di diventare uomo per venirsi a raccontare…
per non vedere che, per finire, Dio non viene accolto.
Cosa c’è da festeggiare, scusate?
La luce viene ma le tenebre non l’hanno accolta.
Natale è dramma, il dramma di un Dio presente.
E di un uomo assente.
Natale vero ribalta i ruoli, distribuisce le responsabilità.
All’uomo arrogante, eterno adolescente che si lamenta
dell’assenza di Dio, Dio risponde venendo,
e lamentando l’assenza dell’uomo.
Quel bambino nella culla non solo fa tenerezza come
tutti i neonati: ci scuote, ci provoca e ci inquieta.
Se egli davvero è l’Altissimo, se egli–sul serio–è l’Infinito,
la nostra idea di Dio tracolla e ci tocca cambiare vita.
Meglio far finta di niente, allora, tirare fuori la tradizione,
i presepi viventi, i canti natalizi, la neve, i regali piuttosto
che accettare la nuda verità di un Dio che viene sulla
terra e non è accolto.
Sono tutte cose belle e sacrosante quelle nate per festeggiare
la notizia di questo Dio che viene per i poveri, nate per dare
importanza alla follia di un Dio che prende il posto dei perdenti.
Solo che, oggi, la festa è esplosa, uscita dai margini,  
e ci si dimenticata di invitare il festeggiato.
Dio è il grande assente del natale tarocco.
In questi ultimi anni ho scoperto, costernato, che Natale
è il peggior giorno dell’anno per molta gente.
Sono gli sconfitti della storia, di solito, a patire così tanto
il Natale, per quell’aureola di famiglia, di felicità, di nostalgia
che cola dagli schermi televisivi.
Chi non ha famiglia, o ne ha una terribile, chi è perdente,
chi è solo, vive il Natale con un unico desiderio:
che finisca il prima possibile.
Ne soffro anch’io, terribilmente.
Se Dio è venuto proprio per gli ultimi e abbiamo ridotto il
Natale al punto che proprio loro lo vivono con tristezza, come
minimo, amici, abbiamo un problema di comunicazione.
A noi, ora.
Avete voglia di prepararvi al Natale?
Volete, sul serio, svegliarvi da quest’immenso sonno
della coscienza che tutti ci intorpidisce?
Non siamo qui a far finta che poi Gesù bambino nasce.
Dio è già nato, nella storia e tornerà nella gloria, nel cuore
della notte, come uno strampalato sposo ritardatario.
In mezzo ci siamo noi, ci sono io, ci siete voi amici.
Siamo qui per darci un mese di sveglia interiore, per far
nascere (ancora e ancora) Dio in noi.
E’ già nato, ovvio, altrimenti non stareste qui
a leggere queste parole.
E’ già nato, ovvio, se avete deciso di ribellarvi ad
una fede esteriore e tiepida.
E’ già nato, ovvio, se avete deciso di mettervi a cercare Dio.
Quello che possiamo fare è stare svegli, non lasciarci
travolgere dalla follia quotidiana della vita, ribellarci
al pensiero dominante (anche quello pseudo-cattolico)
per vivere la nostra interiorità come dei cercatori di Dio.
Dai, facciamolo bene questa volta, seguiamo sul serio
la provocazione della Parola.
Aspettiamo Dio; ma con gli occhi aperti.
Santa domenica d’Avvento amici, Fausto.



venerdì 28 novembre 2014

Messaggio da Medjugorje

Commento al messaggio
del 25 febbraio 1991.
Cari figli, oggi vi invito a decidervi per Dio,
perché l'allontanamento da Dio è frutto della
mancanza di pace nei vostri cuori.
Dio solo è pace.
Per questo avvicinatevi a Lui tramite la vostra
preghiera personale e dopo vivete la pace nei
vostri cuori.
Così la pace dai vostri cuori potrà correre come
un fiume in tutto il mondo.
Non parlate di pace, ma praticatela.
Io benedico ognuno di voi e ogni vostra buona decisione.
Grazie per aver risposto alla mia chiamata!
VI INVITO A DECIDERVI PER DIO
Fra i messaggi principali troviamo l'appello a credere in Dio.
Avere fede significa affidarsi a Dio in qualsiasi situazione della
vita, nelle situazioni belle come in quelle brutte.
La fede è profondamente legata alla fiducia: quando c'è la
fede c'è anche la fiducia e se non c'è la fede, la fiducia non
può dimorare nel cuore umano.
In questi tempi, molti dèi si impongono all'uomo,
promettendogli pace e sicurezza.
Promettono una pace facile, senza chiedere una conversione
o un cambiamento nella vita dell'uomo.
L'uomo crede in questi dèi e falsi profeti e resta privo di pace.
Colui che ha preso una direzione sbagliata e si è incamminato
verso la direzione sbagliata alla fine non potrà mai giungere
nel posto giusto.
Pro­prio in questi tempi, tanto complicati, in cui tante luci
lampeggiano davan­ti ai nostri occhi e tante voci ci risuonano
nelle orecchie, l'uomo fatica a restare sul giusto cammino
se non si decide radicalmente per Dio.
Il giusto cammino ci è stato descritto con molta chiarezza.
La nostra vita è un dono di Dio, che ha deciso per noi esseri
umani e cammina al nostro fianco sul nostro cammino umano.
Egli ci insegna ad accettarci l'un l'altro con amore e ad essere
pronti a morire l'uno per l'altro per amore, come ha fatto Lui.
Questo perché ogni uomo è stato donato e a sua volta dona se stesso.
Quindi, decidersi per Dio include anche decidersi per l'uomo e
decidersi per Dio trova la sua conferma nel rapporto che
intratteniamo con il nostro prossimo.
I tanti poteri distruttivi, le tante luci che ci accecano, le tante
voci che ci assordano rendono gli uomini incapaci di
accettare se stessi e gli altri seriamente.
Sono all'opera e sono anche il segno che manca una decisione
per "l'uomo reso Dio".
L'uomo, che dovrebbe essere "divinizzato" dalla presenza di Dio
ha per­duto la via.
Nei messaggi e nel consiglio datoci dalla Madre di Dio come
Regina della Pace, decidersi per Dio significa lasciarsi guidare da Dio.
Tale guida comincia con il Credo che preghiamo ogni giorno
e che costi­tuisce il nostro cammino ed il nostro orientamento.
Ecco amici, quello che disse la Madonna nel 1991, ora si stà
realizzando in pieno ai nostri giorni.
Perciò, cerchiamo di ragionarci su un pochino e seguire i suoi consigli. 

mercoledì 26 novembre 2014

Messaggio da Medjugorje

Messaggio della Madonna a Marija da
Medjugorje del 25 Novembre 2014.
"Cari figli! Oggi in modo particolare vi
invito alla preghiera.
Pregate, figlioli, per comprendere chi siete e
dove dovete andare.
Siate portatori della Buona Novella e uomini di speranza.
Siate amore per tutti coloro che sono senza amore.
Figlioli, sarete tutto e realizzarete tutto soltanto se
pregate e se siete aperti alla volontà di Dio, Dio che
desidera guidarvi verso la vita eterna.
Io sono con voi e di giorno in giorno intercedo per
voi davanti a mio Figlio Gesù.

Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

sabato 22 novembre 2014

Cristo Re dell'Universo

La concretezza dell’Amore.
(Matteo 25,31-46).
Sono ritornato dal Santuario dell’Amore Misericordoso
e mi sono portato nel cuore una cosa grandiosa;
l’Amore che il Signore ha per ciascuno di noi, tutto
questo lo capiamo nel Vangelo di questa domenica
di fine anno liturgico.
Fine. Anzi, no, inizio.
Oggi termina l’anno liturgico, anno passato con Matteo
manager riuscito e temuto, che ha gettato alle ortiche le
sue presunte conquiste per essere conquistato dal Rabbì,
Gesù di Nazareth, che ci ha insegnato a essere discepoli.
E, al solito, l’anno termina con la festa di Cristo Re dell’Universo.
Un ultimo invito a riflettere su chi è Dio e su chi è il discepolo
di questo Dio.
Tenetevi ai braccioli della poltrona, perché ciò che oggi
leggiamo è il non senso di Dio, la negazione dei
nostri (falsi) sogni.
Non siamo più o meno tutti convinti che Dio sia Eterno,
Onnipotente, onnipresente, Assoluto, eccetera?
Non ce lo immaginiamo come un vecchio con la barba,
seduto su un alto trono dorato, che sovrasta l’Universo
e la Storia, girando inpercettibilmente e stancamente,
lo sguardo sulle sue creature?
Non ci sgoliamo nelle preghiere, scocciati e affranti,
quando non veniamo esauditi?
Tutto vero. Abbastanza.
Perché, in realtà, il Dio di Gesù è più sconfitto
di tutti gli sconfitti, fragile più di ogni fragilità.
Un re senza trono e senza scettro, appeso nudo a una croce,
un re che necessita di un cartello per essere identificato,
un re senza potere se non quello (devastante) dell’amore.
Ecco; questo è il nostro Dio, un Dio sconfitto.
Ma un Dio sconfitto per amore, un Dio che, inaspettato,
manifesta la sua grandezza nell’amore e nel perdono.
Dio, Lui si, si mette in gioco, si scopre,
si svela, si consegna, si ostende.
Dio non è nascosto, misterioso; è evidente, provocatoriamente
evidente; appeso a una croce, apparentemente sconfitto,
gioca il tutto per tutto per piegare la durezza dell’uomo.
Gesù è venuto a dire di Dio, a raccontarlo.
Lui, Figlio del Padre, ci dona e ci dice veramente chi è Dio.
E l’uomo replica; “no grazie”.
Forse preferiamo un Dio un po’ severo e scostante,
sommo egoista, bastante a se stesso, potente,
da convincere e tenere buono.
Forse l’idea pagana di Dio che ci facciamo ci soddisfa
maggiormente perché ci assomiglia di più, non ci
costringe a conversione, ci chiede superstizione;
non piega i nostri affetti, solo li solletica.
La festa di Cristo Re ci rivela il destino
finale della nostra storia.
È una pagina da imparare bene, visto che svela il trucco
della salvezza, visto che i termini del contratto sono espliciti.
Alla fine dei tempi, davanti al Cristo
in maestà che succederà?
Lo troviamo scritto, leggiamo bene, e mettiamo da
parte il taccuino in cui abbiamo segnato le nostre ore
di preghiera, le noiose messe e confessioni che abbiamo
subìto, e le eventuali giustificazioni da tirare fuori.
Il Signore ci chiederà se lo avremo riconosciuto
nel povero, nel debole, nell’affamato, nel solo,
nell’anziano abbandonato, nel parente scomodo.
Sì; avete capito bene.
Il giudizio sarà tutto su ciò che avremo fatto.
E sul cuore con cui lo avremo fatto.
La fede è concretezza, non parole, la preghiera
contagia la vita, la cambia, non la anestetizza, la
celebrazione continua nella città, non finisce nel tempio.
Allora, certo, la preghiera, l’Eucaristia, la confessione
sono strumenti di comunione col Cristo e tra noi per fare
della nostra vita il luogo della fede.
Nel mio ufficio, sul mio luogo di lavoro, nella mia
scuola, in casa a spadellare, mi salverò.
Se saprò portare la fede da dentro a fuori, da lontano
a vicino, e riconoscere il volto del Cristo adorato nel
volto del fratello che incontro ogni giorno.
La regalità di Cristo, oggi, si manifesta nei nostri gesti.
Cristo è Signore se sapremo sempre di più
amando i fratelli, renderli partecipi della nostra fede.
La fine di quest’anno ci richiama ancora, allora,
alla concretezza, ci fa cambiare la vita.
Un saluto ed una preghiera a tutti voi amici,
con la consapevolezza di essere amati di un
amore folle da parte del nostro Signore Gesù.
Santa Domenica di Cristo Re da Fausto.


giovedì 13 novembre 2014

Facciamo la rimpatriata

Sommacampagna (VR)
Ciao Amici Pellegrini.
Come tanti di voi mi hanno chiesto di fare una rimpatriata
per ritrovarci ancora una volta assieme, eccovi accontentati,
ci troviamo Domenica 14 Dicembre 2014 nella Comunità
Madonna di Lourdes a Cerea.
Ci troveremo il mattino per assistere assieme alla S. Messa
per le ore 11,00, seguirà poi il pranzo durante il quale potremo
scambiarci le nostre opinioni, le novità che abbiamo avuto dopo
il pellegrinaggio, le nostre impressioni ed infine gli Auguri di Natale
e Capodanno.
Siete pregati di mettervi in contatto con Fausto al 349-1009626 per
aderire all'incontro in quanto nella sala ci stiamo solo in 120 persone,
chi può partecipare; possono partecipare tutti, anche chi non è mai
stato in pellegrinaggio con noi, magari sarà un modo per conoscerci,
l'importante è dare l'adesione attraverso una telefonata.
Invece per quanti volessero solo partecipare alla S. Messa, quella
è libera dal prenotare in quanto la Chiesa è abbastanza grande


Pellegrinaggio per Capodanno a Medjugorje

L’Agenzia Numberninetravel di Verona 
Organizza in collaborazione con Fausto 
e Bertilla Bronzati del gruppo 
NoifiglidimadreSperanza Verona un
pellegrinaggio a Medjugorje dal 
30 Dicembre al 3 Gennaio 2015.
PROGRAMMA: Martedì 30 Dicembre ore 05,00 partenza 
in pullman G. T. da Cerea, Isola Della Scala, Vigasio, 
Sommacampagna, Verona, S. Giovanni Lupatoto 
o da altra località previo accordo all’atto della prenotazione, 
ed a tutti i Caselle Autostradali da Verona a Trieste. 
L’arrivo a Medjugorje e’ previsto in serata cena e pernottamento. 
A Medjugorje vivremo insieme i momenti più importanti 
proposti dalla parrocchia: salita al Monte Podbrdo recitando 
il S. Rosario, Monte Krizevac commentando la via Crucis 
(portare scarpe comode tipo ginnastica)  visita con testimonianza 
delle varie comunità presenti a Medjugorje, apparizione 
del 2 Gennaio alla  veggente Mirjana, 
Guida Spirituale; accompagnatore  Sig. Fausto
DOCUMENTI RICHIESTI: Carta d’ identità valida per 
l’espatrio non in scadenza e senza  timbro di proroga, 
perché non più riconosciuto. Per i minori fino ai 15 anni 
carta identità individuale, richiedibile al proprio comune 
di residenza. (Attenzione specificare che ci si reca 
in Bosnia Erzegovina). 
Il programma potrà subire delle variazione per cause non 
inerenti alla nostra volontà. Ogni sera si illustrerà il programma 
della giornata successiva.
QUOTA DI PARTECIPAZIONE € 290.00
La quota comprende: viaggio andata e ritorno, pensione 
completa dal pranzo del Martedì al pranzo del Sabato compreso 
delle bevande, pernottamento in camere a due e tre letti, 
assicurazione medico bagaglio.  
La quota non comprende, caffè ai pasti, mance ed extra 
personali e tutto quello che non è riportato alla voce 
la quota comprende.
Le iscrizioni si ricevono fino ad esaurimento dei posti 
disponibili in Agenzia versando
l’acconto di € 100.00 a persona e presentando fotocopia 
di un documento all’atto della prenotazione più codice fiscale. 
Per richiesta di camera singola supplemento di € 60.00 a 
persona (se disponibile). Il Pellegrinaggio si effettuerà 
al raggiungimento di almeno 35 persone.                               
Pullman fornito da G.R.P viaggi. 
Informazioni e contatti Fausto e Bertilla 349-1009626 
si può scaricare il programma anche sul sito www.noifiglidimadresperanza.blogspot.com
Cancellazioni e penali in caso di recesso: Dall’iscrizione a 30 giorni
prima della partenza penale del 10%
Da 29 a 15 giorni prima della partenza 30% Da 14 giorni a 7 giorni 
prima della partenza il 75%
Da 6 giorni al giorno della partenza 100% AGENZIA 
ORGANIZZATRICE: Numbernine Travel Cfm srl-  
via G. Garibaldi 16-b-37121Verona-tel. 045 8001107  
fax  045 8041893  mail: info@numberninetravel.com  
RCD (polizza assicurativa) Mondial Assistance 176828 
Licenza esercizio nr. 1471  Rilasciata in data 21/03/05 
Programma comunicato alla provincia di verona in 
data 30/10/2014  Il Programma é sottoposto a Condizioni 
Generali previsti dal Decreto Legislativo nr. 206 del 06/09/05 
di cui si prega la presa visione presso l'agenzia.  
Informativa ai sensi della legge. Comunicazione obbligatoria 
ai sensi dell'art. 16 della l.269/98.La legge italiana punisce con
la pena della reclusione i reati inerenti alla prostituzione e alla 
pornografia minorile anche se gli stessi sono commessi all'estero. 
Numbernine Travel cfm s.r.l. Via Garibaldi 9/A –37121 VERONA–
tel. 045/8001107–fax 045/8041893 e-mail: 
info@numberninetravel.com  P.I. :03459240234

Messaggio da Medjugorje

Messaggio straordinario della Madonna
a Vicka Il 9 Novembre 2014.
“Cari figli ho ancora da darvi tanti messaggi,
ma intanto iniziate a vivere i messaggi
che vi ho già dato!
Aprite i vostri cuori e PREGATE PER LA CHIESA.
LA CHIESA E’ TANTO BISOGNOSA DELLE
VOSTRE PREGHIERE.
Andate nella Pace del Signore cari figli miei”.