Risorti!
E’ risorto,
amici, è risorto!
La pietra è stata ribaltata, il Signore è vivo, non è più imbalsamato,
La pietra è stata ribaltata, il Signore è vivo, non è più imbalsamato,
non cerchiamolo
tra i morti!
La festa è iniziata, lo stupore si è diffuso, la corsa affannosa di
La festa è iniziata, lo stupore si è diffuso, la corsa affannosa di
Pietro e
Giovanni è giunta fino a noi.
Siamo discepoli del Maestro, amici?
Siamo discepoli del Maestro, amici?
Abbiamo seguito
la sua predicazione, con Lui abbiamo attraversato
le verdi colline
intorno al lago?
Abbiamo sentito
il nostro cuore scuotersi, emozionarsi, quando
il Signore parlò
a voce alta delle Beatitudini?
Anche noi ci siamo
fatto largo tra la folla per vedere i ciechi
recuperare la
vista?
Anche noi lo abbiamo
seguito a Gerusalemme, la città che uccide i Profeti?
C’eravamo
quando–come una tragedia, come un pugno nello stomaco,
come una
disgrazia–il Rabbì è stato arrestato e iniquamente ucciso?
E’ risorto, come aveva detto: la tomba è vuota, l’angelo è disteso sulla
E’ risorto, come aveva detto: la tomba è vuota, l’angelo è disteso sulla
pietra e ci
ammonisce: «Perché cercate tra i morti uno che è vivo?»
Perché cerchiamo tra i morti uno che è vivo?
Perché cerchiamo tra i morti uno che è vivo?
Quanti cristiani
conosco che credono nel crocifisso e non sanno
andare oltre!
Quanti che non
sono capaci di superare la propria sofferenza per
aprirsi alla
gioia contagiosa della resurrezione!
Certo: abbiamo
meditato a lungo davanti a quel cadavere che pende
dalla croce,
abbiamo versato tutte le nostre lacrime.
Ma questa è una
storia vecchia, che ora possiamo rileggere alla luce
della
resurrezione.
Ho paura di un
cristianesimo fermo al venerdì santo: è naturale
condividere il
dolore, sentiamo vicino un Dio che soffre, ma quanta
conversione
dobbiamo fare per condividere anche la gioia!
Non c’è che un
modo per superare il dolore.
Non amarlo.
Ne sanno
qualcosa Cleopa e il suo amico, che tornano sconfitti da
Gerusalemme a
Emmaus, talmente chiusi nel loro dolore da non
accorgersi che
il dolore è scomparso, travolto dalla gioia pasquale
di un Dio che
cammina con loro.
E’ risorto, amici, non stanchiamoci di dirlo: una tomba vuota è il
E’ risorto, amici, non stanchiamoci di dirlo: una tomba vuota è il
pilastro del
mondo nuovo!
Riflettevo con
un gruppo di amici; nei secoli migliaia di cristiani
partivano per
sei mesi di viaggio, a rischio della propria vita,
affrontando
fatiche e disagi inimmaginabili, per vedere una tomba. Vuota.
Sí, vuota: talmente preziosa nella sua desolante nudità da diventare
Sí, vuota: talmente preziosa nella sua desolante nudità da diventare
il segno di
riferimento dell’intera cristianità.
Gesú è risorto:
non rianimato, non rinvenuto ma risorto.
Se risorto
significa che è presente qui e ora, per ciascuno di noi.
Se risorto
significa che le sue parole non sono solo belle parole di
un uomo
sensibile e mite.
Se risorto Dio è
la nostra gioia!
Qualcuno dirà; Fausto, non conosci la mia sofferenza.
Qualcuno dirà; Fausto, non conosci la mia sofferenza.
Io no, ma Dio
sì: mettila a fuoco, qual’è la pietra che ti impedisce
di gioire?
Quella cosa per
cui dici. «Se non avessi… allora sarei felice!»
Dalle un nome,
guardala questa pietra che blocca il sepolcro; una
sofferenza, un
torto non perdonato, un’insoddisfazione, una paura?
Bene: l’angelo
la ribalta e vi si stende sopra.
Grandioso l’angelo
trasgressivo del vangelo di Matteo!
Grandioso angelo
sornione che sorride delle nostre tragiche
e definitive
tragedie!
Disteso sulla
pietra ci sorride e dice: «cercate un crocifisso?
Lasciate stare!
Qual’era la
pietra, l’ostacolo insormontabile che ti impediva di
gioire, di
essere felice?
Questo? Ah!…»
Alla fine, dopo avere invitato le donne a
spalancare il
cuore e gli occhi aggiunge: «Io ve l’ho detto!»,
cioé: il mio
compito l’ho assolto, la notizia l’avete ricevuta,
non prendetevela
con me.
Ha ragione,
l’angelo, la notizia l’abbiamo ricevuta, ma quanto ancora
deve perforare
la corazza dell’abitudine che ci impedisce di gioire!
Cinquanta
giorni, da oggi, ci permetteranno di compiere un cammino
di luce, una
riscoperta della bellezza di un Dio vivo.
Il Signore è risorto, amici.
Il Signore è risorto, amici.
Santa Pasqua nel
Cristo Risorto amici, Fausto.