Maria e il suo “Eccomi”!
Anche Maria, giovane credente, si ritrova
nel tran tran familiare; lavoro (che per
l’epoca
era casalingo), amicizie, tempo libero…!
Ed è in questo contesto che avviene
l’inaudito;
a Maria viene chiesto di diventare la
porta
d’ingresso di Dio nel mondo.
È accaduto, amici, anche se rischiamo di
leggere
questo fatto come se si trattasse di una
bella
favoletta edificante.
Davvero Dio ha deciso di venire a
raccontarsi,
a dirsi, a manifestarsi, e ha avuto
bisogno di un
corpo e di una madre.
Sul serio un angelo è apparso a una
ragazza
quattordicenne di Nazareth e le ha
chiesto la
disponibilità a ospitare nel suo acerbo
seno l’Assoluto di Dio. Facile, no?
E se fosse successo a noi, se Dio ci
avesse detto:
“Senti, ho bisogno di una mano per
salvare il
mondo”, cosa avremmo risposto?
Non so voi; io avrei chiesto tempo, mi
sarei
consultato con il mio confessore, avrei
anche fatto
una visita dal medico (e se si trattasse
di
un’allucinazione?), o non ne avrei
parlato con nessuno,
per non essere scambiato per un pazzo
furioso…!
Anche Maria tentenna, fatica; come è
possibile
tutto questo?
Guardiamo, amici, quest’adolescente che
discute
con gli angeli, che s’informa, che chiede
spiegazioni.
Guardiamo la sua fermezza, la sua
grandezza interiore,
la sua maturità.
Maria chiede, vuole sapere di più.
Sa che la sua vita, nel caso accettasse,
cambierebbe
definitivamente.
L’immagine è di un grandissimo silenzio,
calato
dopo l’invito dell’angelo.
Un silenzio pesante in cui tutto il
creato, tutta la storia,
l’intera umanità del passato e quella del
futuro guarda
col fiato sospeso la piccola Maria.
E se Maria avesse detto: “Fammi
riflettere”,
“Ne riparliamo”, “Ripassa domani?”.
Non saremmo qui a parlare del Maestro,
saremmo
ancora in attesa di un Salvatore.
Maria accetta, Maria crede, Maria
accoglie la follia di Dio.
(Ci voleva la follia gioiosa di
un’adolescente per
contenere la follia di Dio).
Si resta increduli, stupiti dalla
complicità della
risposta: “Eccomi”.
Quante conseguenze avrà questa
disponibilità!
Che razza di radicale cambiamento porterà
questo “sì” a Maria!
Accettare il disegno di Dio le porterà
problemi con la
sua situazione familiare, con un
fidanzato che vedrà
Dio come concorrente in amore, problemi a
causa
di questo bambino che dovrà essere continuamente
guardato come un Mistero, problemi col
Rabbì tutto
preso nell’annuncio che si dimenticherà
della propria
famiglia per aprirsi a una famiglia più
ampia, sofferenza
nel vedere un figlio innocente condannato
a morte.
Non importa; Maria si fida, crede nel Dio
dell’impossibile.
E noi siamo salvi.
Maria ci insegna a credere nel Dio
dell’impossibile,
a gettare il cuore oltre l’ostacolo, a
prestare la nostra vita,
anche se la pensiamo piccola e inutile,
all’ingegno di Dio.
Dio è così; non fa da solo, allaccia
relazione con noi uomini,
vuole condividere sogni e progetti.
Dio verrà, diventerà volto, sguardo,
sorriso,
sarà incontrabile e donato.
E chiede a Maria ospitalità; Maria che
diventerà, come
la venera il popolo cristiano: “Regina
dei cieli”, porta
d’ingresso di Dio nel mondo.
Anche noi possiamo diventare questa
porta, anche noi
possiamo farci attraversare dalla grazia
immensa del Dio
che viene; ad aiutare Dio a salvare il
mondo.
Diamo anche noi, come ha fatto Maria,
ospitalità nel
nostro cuore a Dio, perché si realizzi la
salvezza del mondo.
Santa festa dell’Annunciazione, Fausto.