mercoledì 25 marzo 2015

Messaggio da Medjugorje di Marzo 2015

Messaggio della Madonna a Marija
del 25 marzo 2015.
“Cari figli! Anche oggi l'Altissimo mi ha
permesso di essere con voi e di guidarvi
sul cammino della conversione.
Molti cuori si sono chiusi alla grazia e non
vogliono dare ascolto alla mia chiamata.
Voi figlioli, pregate e lottate contro le
tentazioni e contro tutti i piani malvagi
che satana vi offre tramite il modernismo.
Siate forti nella preghiera e con la croce tra
le mani pregate perché il male non vi usi e
non vinca in voi.
Io sono con voi e prego per voi.

Grazie per aver risposto alla mia chiamata.”

Maria e l'Annuncio.

Maria e il suo “Eccomi”!
Anche Maria, giovane credente, si ritrova
nel tran tran familiare; lavoro (che per l’epoca
era casalingo), amicizie, tempo libero…!
Ed è in questo contesto che avviene l’inaudito;
a Maria viene chiesto di diventare la porta
d’ingresso di Dio nel mondo.
È accaduto, amici, anche se rischiamo di leggere
questo fatto come se si trattasse di una bella
favoletta edificante.
Davvero Dio ha deciso di venire a raccontarsi,
a dirsi, a manifestarsi, e ha avuto bisogno di un
corpo e di una madre.
Sul serio un angelo è apparso a una ragazza
quattordicenne di Nazareth e le ha chiesto la
disponibilità a ospitare nel suo acerbo
seno l’Assoluto di Dio. Facile, no? 
E se fosse successo a noi, se Dio ci avesse detto:
“Senti, ho bisogno di una mano per salvare il
mondo”, cosa avremmo risposto?
Non so voi; io avrei chiesto tempo, mi sarei
consultato con il mio confessore, avrei anche fatto
una visita dal medico (e se si trattasse di
un’allucinazione?), o non ne avrei parlato con nessuno,
per non essere scambiato per un pazzo furioso…!
Anche Maria tentenna, fatica; come è possibile
tutto questo?
Guardiamo, amici, quest’adolescente che discute
con gli angeli, che s’informa, che chiede spiegazioni.
Guardiamo la sua fermezza, la sua grandezza interiore,
la sua maturità.
Maria chiede, vuole sapere di più.
Sa che la sua vita, nel caso accettasse, cambierebbe
definitivamente.
L’immagine è di un grandissimo silenzio, calato
dopo l’invito dell’angelo.
Un silenzio pesante in cui tutto il creato, tutta la storia,
l’intera umanità del passato e quella del futuro guarda
col fiato sospeso la piccola Maria.
E se Maria avesse detto: “Fammi riflettere”,
“Ne riparliamo”, “Ripassa domani?”.
Non saremmo qui a parlare del Maestro, saremmo
ancora in attesa di un Salvatore.
Maria accetta, Maria crede, Maria accoglie la follia di Dio.
(Ci voleva la follia gioiosa di un’adolescente per
contenere la follia di Dio).
Si resta increduli, stupiti dalla complicità della
risposta: “Eccomi”.
Quante conseguenze avrà questa disponibilità!
Che razza di radicale cambiamento porterà questo “sì” a Maria!
Accettare il disegno di Dio le porterà problemi con la
sua situazione familiare, con un fidanzato che vedrà
Dio come concorrente in amore, problemi a causa
di questo bambino che dovrà essere continuamente
guardato come un Mistero, problemi col Rabbì tutto
preso nell’annuncio che si dimenticherà della propria
famiglia per aprirsi a una famiglia più ampia, sofferenza
nel vedere un figlio innocente condannato a morte.
Non importa; Maria si fida, crede nel Dio dell’impossibile.
E noi siamo salvi.
Maria ci insegna a credere nel Dio dell’impossibile,
a gettare il cuore oltre l’ostacolo, a prestare la nostra vita,
anche se la pensiamo piccola e inutile, all’ingegno di Dio.
Dio è così; non fa da solo, allaccia relazione con noi uomini,
vuole condividere sogni e progetti.
Dio verrà, diventerà volto, sguardo, sorriso,
sarà incontrabile e donato.
E chiede a Maria ospitalità; Maria che diventerà, come
la venera il popolo cristiano: “Regina dei cieli”, porta
d’ingresso di Dio nel mondo.
Anche noi possiamo diventare questa porta, anche noi
possiamo farci attraversare dalla grazia immensa del Dio
che viene; ad aiutare Dio a salvare il mondo.
Diamo anche noi, come ha fatto Maria, ospitalità nel
nostro cuore a Dio, perché si realizzi la salvezza del mondo.

Santa festa dell’Annunciazione, Fausto.