Il Papa: Sì, il Vangelo è davvero il “Vangelo della
Misericordia”, perché Gesù è la Misericordia!
Il Vangelo della Misericordia.
Dopo
aver riflettuto sulla misericordia di Dio nell’Antico
Testamento,
oggi iniziamo a meditare su come Gesù stesso
l’ha
portata al suo pieno compimento.
Così
Papa Francesco ha introdotto la catechesi di
Mercoledì
mattina.
Una
misericordia che Egli ha espresso, realizzato e comunicato
sempre,
in ogni momento della sua vita terrena.
Incontrando
le folle, annunciando il Vangelo, guarendo gli
ammalati,
avvicinandosi agli ultimi, perdonando i peccatori,
Gesù
rende visibile un amore aperto a tutti: nessuno escluso!
Aperto a
tutti senza confini. Un amore puro, gratuito, assoluto.
Un amore
che raggiunge il suo culmine nel Sacrificio della croce.
Sì, il
Vangelo è davvero il “Vangelo della Misericordia”, perché
Gesù è
la Misericordia!
Tutti e
quattro i Vangeli attestano che Gesù, prima di intraprendere
il suo
ministero, volle ricevere il battesimo da Giovanni Battista
(Mt
3,13-17; Mc 1,9-11; Lc 3,21-22; Gv 1,29-34).
Questo
avvenimento imprime un orientamento decisivo a tutta
la
missione di Cristo…
Come Lui
stesso afferma nella sinagoga di Nazaret identificandosi
con la
profezia di Isaia: «Lo Spirito del Signore è sopra di me,
per
questo mi ha consacrato con l’unzione e mi ha mandato a
portare
ai poveri il lieto annuncio, a proclamare ai prigionieri
la
liberazione e ai ciechi la vista; a rimettere in libertà gli oppressi,
a
proclamare l’anno di grazia del Signore» (Lc 4,18-19).
Tutto
quanto Gesù ha compiuto dopo il battesimo è stato la
realizzazione
del programma iniziale: portare a tutti l’amore
di Dio
che salva.
Gesù… ci
ha portato l’amore!
Un amore
grande, un cuore aperto per tutti, per tutti noi!
Un amore
che salva! Lui si è fatto prossimo
agli ultimi,
comunicando
loro la misericordia di Dio che è perdono,
gioia e
vita nuova.
Gesù, il
Figlio inviato dal Padre, è realmente l’inizio del
tempo
della misericordia per tutta l’umanità!
Quanti
erano presenti sulla riva del Giordano non capirono
subito
la portata del gesto di Gesù di farsi battezzare.
Lo
stesso Giovanni Battista si stupì della sua decisione (cfr Mt 3,14).
Ma il
Padre celeste no!
Egli
fece udire la sua voce dall’alto: «Tu sei il Figlio mio,
l’amato,
in te mi sono compiaciuto» (Mc 1,11). In tal modo
il Padre
conferma la via che il Figlio ha intrapreso come Messia,
mentre
scende su di Lui come una colomba lo Spirito Santo.
Così il
cuore di Gesù batte, per così dire, all’unisono con il
cuore
del Padre e dello Spirito, mostrando a tutti gli uomini
che la
salvezza è frutto della misericordia di Dio.
Possiamo
contemplare ancora più chiaramente il grande
mistero
di questo amore volgendo lo sguardo a Gesù crocifisso.
Mentre
sta per morire innocente per noi peccatori, Egli supplica
il
Padre: «Padre, perdonali, perché non sanno quello che fanno»
(Lc
23,34).
E’ sulla
croce che Gesù presenta alla misericordia del Padre
il
peccato del mondo: il peccato di tutti, i miei peccati, i tuoi
peccati,
i vostri peccati.
E lì,
sulla croce, Lui li presenta al Padre …
Non dobbiamo
temere, dunque, di riconoscerci peccatori,
confessarci
peccatori, perché ogni peccato è stato portato
dal
Figlio sulla Croce.
E quando
noi lo confessiamo pentiti affidandoci a Lui, siamo
certi di
essere perdonati.
Il
sacramento della Riconciliazione rende attuale per ognuno
la forza
del perdono che scaturisce dalla Croce e rinnova
nella
nostra vita la grazia della misericordia che Gesù
ci ha
acquistato! …
In
questo Anno Giubilare–Il Papa ha così concluso la
catechesi-chiediamo
a Dio la grazia di fare esperienza
della
potenza del Vangelo: Vangelo della misericordia che
trasforma,
che fa entrare nel cuore di Dio, che ci rende capaci
di
perdonare e guardare il mondo con più bontà.
Se
accogliamo il Vangelo del Crocifisso Risorto, tutta la nostra
vita è
plasmata dalla forza del suo amore che rinnova.