venerdì 8 aprile 2016

Catechesi del Papa all'udienza Generale di Mercoledì 6 Aprile 2016

Il Papa: Sì, il Vangelo è davvero il “Vangelo della
Misericordia”, perché Gesù è la Misericordia!
Il Vangelo della Misericordia.
Dopo aver riflettuto sulla misericordia di Dio nell’Antico
Testamento, oggi iniziamo a meditare su come Gesù stesso
l’ha portata al suo pieno compimento.
Così Papa Francesco ha introdotto la catechesi di
Mercoledì mattina.
Una misericordia che Egli ha espresso, realizzato e comunicato
sempre, in ogni momento della sua vita terrena.
Incontrando le folle, annunciando il Vangelo, guarendo gli
ammalati, avvicinandosi agli ultimi, perdonando i peccatori,
Gesù rende visibile un amore aperto a tutti: nessuno  escluso!
Aperto a tutti senza confini. Un amore puro, gratuito, assoluto.
Un amore che raggiunge il suo culmine nel Sacrificio della croce.
Sì, il Vangelo è davvero il “Vangelo della Misericordia”, perché
Gesù è la Misericordia!
Tutti e quattro i Vangeli attestano che Gesù, prima di intraprendere
il suo ministero, volle ricevere il battesimo da Giovanni Battista
(Mt 3,13-17; Mc 1,9-11; Lc 3,21-22; Gv 1,29-34).
Questo avvenimento imprime un orientamento decisivo a tutta
la missione di Cristo…
Come Lui stesso afferma nella sinagoga di Nazaret identificandosi
con la profezia di Isaia: «Lo Spirito del Signore è sopra di me,
per questo mi ha consacrato con l’unzione e mi ha mandato a
portare ai poveri il lieto annuncio, a proclamare ai prigionieri
la liberazione e ai ciechi la vista; a rimettere in libertà gli oppressi,
a proclamare l’anno di grazia del Signore» (Lc 4,18-19).
Tutto quanto Gesù ha compiuto dopo il battesimo è stato la
realizzazione del programma iniziale: portare a tutti l’amore
di Dio che salva.
Gesù… ci ha portato l’amore!
Un amore grande, un cuore aperto per tutti, per tutti noi!
Un amore che salva!  Lui si è fatto prossimo agli ultimi,
comunicando loro la misericordia di Dio che è perdono,
gioia e vita nuova.
Gesù, il Figlio inviato dal Padre, è realmente l’inizio del
tempo della misericordia per tutta l’umanità!
Quanti erano presenti sulla riva del Giordano non capirono
subito la portata del gesto di Gesù di farsi battezzare. 
Lo stesso Giovanni Battista si stupì della sua decisione (cfr Mt 3,14).
Ma il Padre celeste no!
Egli fece udire la sua voce dall’alto: «Tu sei il Figlio mio,
l’amato, in te mi sono compiaciuto» (Mc 1,11). In tal modo
il Padre conferma la via che il Figlio ha intrapreso come Messia,
mentre scende su di Lui come una colomba lo Spirito Santo.
Così il cuore di Gesù batte, per così dire, all’unisono con il
cuore del Padre e dello Spirito, mostrando a tutti gli uomini
che la salvezza è frutto della misericordia di Dio.
Possiamo contemplare ancora più chiaramente il grande
mistero di questo amore volgendo lo sguardo a Gesù crocifisso.
Mentre sta per morire innocente per noi peccatori, Egli supplica
il Padre: «Padre, perdonali, perché non sanno quello che fanno»
(Lc 23,34).
E’ sulla croce che Gesù presenta alla misericordia del Padre
il peccato del mondo: il peccato di tutti, i miei peccati, i tuoi
peccati, i vostri peccati.
E lì, sulla croce, Lui li presenta al Padre …
Non dobbiamo temere, dunque, di riconoscerci peccatori,
confessarci peccatori, perché ogni peccato è stato portato
dal Figlio sulla Croce.
E quando noi lo confessiamo pentiti affidandoci a Lui, siamo
certi di essere perdonati.
Il sacramento della Riconciliazione rende attuale per ognuno
la forza del perdono che scaturisce dalla Croce e rinnova
nella nostra vita la grazia della misericordia che Gesù
ci ha acquistato! …
In questo Anno Giubilare–Il Papa ha così concluso la
catechesi-chiediamo a Dio la grazia di fare esperienza
della potenza del Vangelo: Vangelo della misericordia che
trasforma, che fa entrare nel cuore di Dio, che ci rende capaci
di perdonare e guardare il mondo con più bontà.
Se accogliamo il Vangelo del Crocifisso Risorto, tutta la nostra
vita è plasmata dalla forza del suo amore che rinnova.