Natale: Gesù, un Bimbo
e tanta Gioia.
Carissimi, quest’anno, il cammino
verso Natale sembra duro e faticoso,
senza speranza e privo di luce!
Il buio ha inondato i nostri cuori per
i fatti di cronaca che ogni giorno
si offrono con il loro carico
di morte e di nefandezze.
E tanto buio attraversa la nostra vita
quando manca l’amore, quando il fratello
punta il dito contro il proprio fratello,
quando l’amico tradisce, quando la
menzogna atterrisce ogni desiderio
di lealtà, quando non si è disposti
a perdonare e ricominciare.
Con palese pessimismo, qualcuno ha
gridato e cantato che “dio è morto”.
Ai bordi delle strade dio è morto, nei
campi di sterminio dio è morto, coi
miti della razza dio è morto, con gli
odi di partito dio è morto; e ancora:
“Gli uomini non cambiano, prima
parlano di amore e poi ti uccidono”.
Ed è in questo mondo dove sembrano
predominare il buio e il pessimismo e
sembrano oscurarsi definitivamente i
colori della vita, ancora una volta
mi incammino verso Betlemme,
come un anonimo pellegrino,
insieme a tanti altri.
Lontano dalla città, immersa nelle
sue luci, nelle sue voci, nelle sue
distrazioni e nelle mille occupazioni
quotidiane, dove non c’è mai tempo
e posto per nessuno, vado alla ricerca
di Gesù nella campagna, nel buio
di una notte fredda e silenziosa.
Anche la notte di Natale era immersa nel
buio, come le tante “notti” della nostra
vita o dei tanti momenti tristi delle nostre
giornate e dei tanti eventi dolorosi che
segnano il nostro cammino quotidiano.
Era silenziosa quella notte, simile
ai lunghi silenzi incomprensibili
dell’uomo, all’attesa interminabile
di una risposta che spesso non arriva
e all’ostinato rifiuto di dialogo
che produce divisioni e lacerazioni.
Era fredda quella notte, come il freddo
del nostro cuore quando non si accorge
di chi ha bisogno di una nostra parola, che
non sa fare un gesto di amore, che non
riesce a vincere la tentazione del pregiudizio
e che non è capace di costruire ponti
per ricominciare il dialogo.
In questa notte…sono
alla ricerca di Gesù.
Nonostante il peso e la fatica del cammino
arrivo finalmente alla grotta e trovo
Gesù, un Bimbo e tanta Gioia!
Il buio è squarciato dalla sua luce, che
mi ridona orientamento e che mi consente
di camminare, di raggiungere la meta.
Il silenzio è interrotto dal coro degli
angeli, che cantano la gloria di Dio
e invocano la pace tra gli uomini.
Il freddo è riscaldato dalla misericordia
di Dio che si fa uomo e che mai
smetterà di usarmi misericordia.
È l’incontro con quel bimbo, l’Emanuele,
il Dio della misericordia che cambia la vita.
Mi rendo conto che la fatica e il buio
dell’inizio, hanno ceduto il passo
alla gioia e alla luce dell’incontro.
Sono fragile e pieno di limiti, ma in
questo Natale, Gesù è misericordia,
unica porta che mi conduce alla salvezza.
Questa mia riflessione, vuole essere un
invito a camminare e un augurio sincero
a quanti con me percorrono la via della vita.
A tutti gli amici e compagni di viaggio,
di ieri, di oggi e di sempre, desidero augurare
che: Il Natale rischiari il buio e l’oscurità che
spesso la vita ci riserva e che la luce di
Gesù orienti il cammino di ogni giorno.
Lasciamoci perciò, illuminare
e cerchiamo sempre la luce!
Nel Natale e nella nostra vita risuoni
sempre la pace, la pace da ricercare in
noi stessi, nella nostra vita, nei
nostri ambienti, nel mondo intero.
Non sottraiamoci mai ad essere
costruttori di pace.
Il Natale riscaldi i nostri cuori,
talvolta gelidi ed indifferenti.
Il calore dell’amore è il solo che può
vincere, le nostre resistenze e che ci
consente di costruire un mondo migliore.
Il Natale quest’anno, ci ottenga da Dio
misericordia per i nostri peccati, ma
soprattutto ci insegni ad essere
uomini e donne di misericordia.
Di perdonare per essere perdonati,
solo chi ama sa perdonare e solo
quando si ama si perdona veramente.
Un Santo Natale a tutti voi, amici,
da Fausto e Bertilla dal
Santuario dell’Amore Misericordioso.