SS. Trinità; Tre Persone che
per il grande Amore che hanno ne vediamo una sola.
Conversando con un Teologo mi disse:
"Supponiamo che il papa, per un colpo
di sole, si alzasse una mattina e
dicesse: "ci siamo sbagliati, Dio non è Trinità,
è unico!", cosa cambierebbe, in
concreto, nella nostra vita?".
Domanda spinosa e birichina che colpisce
al cuore la nostra
fragile fede: non è un'inutile
complicazione questa idea della Trinità?
Eppure Gesù è morto per svelarci il
mistero stesso di Dio, anzi, aiutati dal
poderoso soffio dello Spirito Santo
ricevuto, noi professiamo un Dio comunione.
Proviamo ad approfondire il volto di
questo Dio che è venuto a
raccontarsi perché tutti lo possiamo
incontrare ed amare.
Gesù ci svela qualcosa di inaudito, inimmaginabile, inatteso:
Gesù ci svela qualcosa di inaudito, inimmaginabile, inatteso:
Dio è Trinità: Padre, Figlio e Spirito
Santo.
Cioè: Dio non è il solitario perfetto,
l'incommensurabile, l'onnipotente-certo-ma
solitario Motore Immobile (sommo egoista
bastante a se stesso?).
No: Dio è festa, famiglia, comunione,
danza, relazione e dono.
Dio è tre persone che si amano talmente,
che se la intendono
così bene che noi-da fuori-vediamo uno.
Abbiamo una così triste opinione di Dio!
No, la Scrittura ci annuncia che Dio è
una festa ben riuscita,
una comunione perfetta.
Un po' come quando vediamo una coppia di
sposi o di fratelli
che si vogliono talmente bene da
sembrare una cosa sola.
Che bello!
Vedere realizzato in Dio ciò che noi
sempre desideriamo!
Tre persone che non si confondono, che
non si annullano in un'indefinita
energia cosmica, ma che, nella loro
specificità, operano con intesa assoluta.
Riusciamo addirittura a delineare
l'opera, il lavoro di ognuno, il "carattere
specifico" di ogni persona:
riconosciamo l'impronta del Padre nella Creazione,
nello stupore della natura; riconosciamo
l'agire del Figlio nella sua volontà
di salvezza dell'uomo; riconosciamo lo
Spirito che accompagna, porta a
compimento e santifica l'umanità
pellegrina.
Ma andiamo oltre.
Ma andiamo oltre.
La Genesi ci dice che Dio per crearci si
guardò allo specchio:
siamo fatti ad immagine e somiglianza di
Dio.
Quindi-mi seguite-siamo fatti ad
immagine e somiglianza della comunione.
Adesso capisco un sacco di cose!
Capisco perché la solitudine mi pesa
tanto e mi fa paura: è contro la mia natura!
Capisco perché quando amo, quando sono
in compagnia, quando riesco ad
accogliere e ad essere accolto sto così
bene: realizzo la mia vocazione comunionale!
Allora siamo seri: se diamo retta ai
profeti di sventura del nostro tempo che ci
spingono a dar retta solo al nostro
ombelico, che mettono sempre e solo il "se"
al centro, rischio di prendere delle
terribili cantonate.
Non seguite chi vi parla di "autorealizzazione",
dimenticando che è nel gioioso
e adulto dono della propria vita che
realizziamo la nostra natura profonda.
Se su una cosa dobbiamo investire, è
proprio nella fatica dello stare
insieme, nella relazione, perché tutto
il resto sarebbe tempo perso.
La festa della Trinità, allora, è la
festa del mio destino, è lo specchio
della mia attitudine profonda, è il
segreto della mia felicità.
A questa comunione s'ispirano le coppie che credono nel vangelo, tese a raggiungere
A questa comunione s'ispirano le coppie che credono nel vangelo, tese a raggiungere
la pienezza nell'accoglienza reciproca
(accoglienza della diversità, bellezza
della diversità) che dona vita.
E a questa comunione siamo invitati come singoli e come comunità cristiana.
E a questa comunione siamo invitati come singoli e come comunità cristiana.
E' alla Trinità che dobbiamo guardare
nel progetto di costruzione delle
nostre comunità: la Chiesa (quella
sognata da Dio, intendo, non lo
sgorbio presente nelle nostre menti
fatto di rigidezze e sovrastrutture)
è lo spazio pubblicitario della Trinità
nel mondo d'oggi.
Guardando alla Chiesa l'uomo si accorge
di essere capace di comunione.
Uniti nella diversità, nel rispetto
l'uno dell'altro, nell'amore semplice,
concreto, benevolo, facciamo diventare
il nostro essere Chiesa splendore
di questo inatteso Dio comunione…!
Santa Domenica della Trinità
Fausto.