mercoledì 6 dicembre 2017

14 26 Febbraio 1928. 
Questa notte il Buon Gesù mi ha ripetuto nuovamente che devo
distaccarmi totalmente dalle creature per unirmi completamente a Lui.                                       
Padre, non so dov'è questo attaccamento per tagliarlo completamente.
La prego, mi aiuti a farlo.                                                                                               
Mi ha anche detto desidera raddoppi l’impegno per progredire nella santità; però
facendo attenzione, perché tale desiderio non sia precipitoso né febbrile e, 
meno ancora, presuntuoso.                                                                                                      
Egli infatti dice che gli sforzi violenti non sono duraturi; che i presuntuosi sempre
si scoraggiano ai primi insuccessi, che nel corso della mia vita e nel lavoro che
sono chiamata a svolgere mi troverò con l’impressione di riportare grandi insuccessi
(talvolta anche reali).                                                                      
Cosa vorrà Gesù, Padre mio?
Che lavoro mi attende?
Ho paura, molta paura, non del Buon Gesù, ma di non dargli quanto mi chiede
e quindi di dargli molti dispiaceri.                                             
Il Buon Gesù sa bene, come anche lei, che da molto tempo sono spinta ad amarlo
fortemente e, mossa dalla forza di tale amore, voglio abbracciare la croce che
più gli piace.

Ma con tutto ciò si vede che non deve essere così.                                                                                    Padre, preghi perché il mio amore a Gesù non sia teorico, ma reale.