14 26 Febbraio 1928.
Questa notte il Buon Gesù mi ha ripetuto nuovamente che devo
distaccarmi totalmente dalle creature per unirmi
completamente a Lui.
Padre, non so dov'è
questo attaccamento per tagliarlo completamente.
La prego, mi aiuti a farlo.
Mi ha anche
detto desidera raddoppi l’impegno per progredire nella santità; però
facendo attenzione, perché tale desiderio non sia
precipitoso né febbrile e,
meno ancora, presuntuoso.
Egli infatti dice
che gli sforzi violenti non sono duraturi; che i presuntuosi sempre
si scoraggiano ai primi insuccessi, che nel corso
della mia vita e nel lavoro che
sono chiamata a svolgere mi troverò con
l’impressione di riportare grandi insuccessi
(talvolta anche reali).
Cosa vorrà Gesù, Padre mio?
Che lavoro mi attende?
Ho paura, molta paura, non del Buon Gesù, ma di
non dargli quanto mi chiede
e quindi di dargli molti dispiaceri.
Il Buon Gesù sa bene, come anche lei, che da molto
tempo sono spinta ad amarlo
fortemente e, mossa dalla forza di tale amore,
voglio abbracciare la croce che
più gli piace.
Ma con tutto ciò si vede che non deve essere
così. Padre, preghi perché il mio amore a Gesù non sia teorico, ma reale.