CORONAVIRUS, GLI ERRORI
CLAMOROSI DEL GOVERNO ITALIANO
Il metodo più sicuro ed efficace
era la sorveglianza sugli ingressi dalla Cina,
ma non è stato fatto per la paura
di essere considerati razzisti (o leghisti).
Ma in che mani siamo?
È doveroso chiederselo dal
momento che ci dicevano di stare tranquilli, con sicurezza,
e invece di colpo siamo
precipitati nell’incubo dell'epidemia, diventando in un giorno
il paese d’Europa più contagiato.
Possibile che nessuno spieghi il
perché e nessuno sui giornali se lo chieda?
È chiaro che qualcosa non ha
funzionato.
Fino a giovedì scorso il governo
ha versato fiumi di sonnifero sul Paese.
Questo il messaggio costante (e
testuale) del premier Giuseppe Conte: “I cittadini
italiani devono stare sereni e tranquilli
che noi stiamo affrontando con la massima
responsabilità (il coronavirus).
Vi posso assicurare che l'Italia
ha adottato una linea di misure cautelative che
è la più efficace, attualmente,
sicuramente in Europa e addirittura forse
a livello internazionale”.
Detto fatto.
Venerdì 21 febbraio, di colpo, è
divampata l’epidemia e siamo diventati il paese
più contagiato d’Europa, con
decine di malati e già alcuni morti.
Come minimo, dunque, abbiamo il
diritto di pensare che non dovevamo stare
tranquilli e non era vero che era
tutto sotto controllo.
Dobbiamo chiederci; il governo ha
fatto tutto quello che doveva e poteva?
Se si analizzano bene i fatti e
la sequenza degli avvenimenti, c'è da dubitarne.
Le falle sono evidenti.
Infatti tutto esplode attorno a
venerdì 21 febbraio e il coronavirus ha un’incubazione
di circa 14 giorni (qualcuno
ipotizza fino a 24).
Se andiamo 14-24 giorni a ritroso
arriviamo ai primi giorni di febbraio o a fine
gennaio, quando si ritiene sia
iniziato il contagio.
Ebbene, quelle parole di Conte
che ho appena citato (“state tranquilli... l'Italia ha
adottato le misure più efficaci
in Europa e a livello internazionale”) sono
del 30 gennaio.
Così-oggi-possiamo constatare
quanto erano “efficaci” le misure prese dal
governo in gennaio e quanto ci
possiamo fidare delle sue rassicurazioni.
Non era inevitabile.
Si dirà; è stata una fatalità,
era inevitabile.
Ma quei signori stanno al
governo, pagati dagli italiani, precisamente per
evitarci disastri del genere.
Se fossero epidemie inevitabili e
dovessimo solo rassegnarci a subirle, potremmo
fare a meno di avere dei ministri
preposti alla salute pubblica. No?
Se costoro non sono capaci di
fare quello per cui sono pagati, se ne vadano.
Oltretutto siamo-ripeto-il paese
più contagiato d’Europa.
Era “inevitabile” anche questo?
La Sinistra strilla che non si
poteva fare di più.
Ma è davvero così? No.
Si poteva e si doveva fare di più;
bastava ascoltare le indicazioni degli esperti
invece di liquidarli con
sufficienza.
Il famoso virologo Roberto
Burioni, un’autorità riconosciuta da tutti, nel suo
sito “Medical facts”, già l’8 Gennaio
scorso faceva riferimento al comunicato
delle autorità sanitarie di Wuhan
del 3 Gennaio e parlava di un coronavirus simile
alla Sars; “e poi il 25 Gennaio,
sempre sul sito” ricorda Burioni “proposi la
quarantena per tutte le persone
che tornavano di là”.
Lui stesso subì attacchi e
critiche: “Mi hanno dato dell’allarmista, addirittura del
fascioleghista, perché dall’inizio
ho sostenuto che l’isolamento delle persone
provenienti dalla Cina fosse l’unico
modo efficace per evitare il diffondersi del virus”.
Perché il governo non ha
ascoltato un’autorità come Burioni?
Perché anche lui è stato trattato
come un allarmista da snobbare con sufficienza?
Ancora di peggio-negli stessi
giorni-toccò a Matteo Salvini che il 31 Gennaio,
dopo i primi due casi (i due
turisti cinesi arrivati, proprio da Wuhan, a Malpensa
il 23 gennaio) scriveva: “Fatemi
capire.
I primi due casi di Coronavirus
in Italia sarebbero sbarcati tranquillamente a
Malpensa il 23 Gennaio e, senza
alcun controllo, avrebbero girato per giorni
per mezza Italia, fino ad
arrivare in un albergo nel pieno centro di Roma.
È COSÌ CHE IL GOVERNO
TUTELA LA SALUTE E LA SICUREZZA DEGLI ITALIANI?
La Lega da giorni chiedeva
quarantena, controlli, blocchi e informazioni, ma per
politici e giornalisti di
sinistra eravamo “speculatori” e sciacalli.
Preghiamo Dio che non ci siano
disastri, ma chi ha sbagliato deve pagare”.
Poi un altro tweet di Salvini,
sempre del 31 Gennaio: “Verificare ogni singolo ingresso.
Via mare, via aereo, via terra.
Mentre altri Paesi si sono
attivati immediatamente, in Italia si è avuta l'impressione
che qualcuno abbia perso tempo.
E con la salute di noi cittadini
non si scherza”.
Al leader leghista sono toccate
brutte parole e non è stato minimamente preso in
considerazione dal governo, ma
dobbiamo amaramente constatare che l’inizio del
contagio a Codogno è proprio di
quei giorni (secondo il “Corriere” è il 1° Febbraio).
Anche i governatori leghisti delle
tre regioni del Nord che il 3 Febbraio-sulla scorta
di quanto scritto da Burioni-chiesero
al governo di non far rientrare a scuola i ragazzi
che tornavano dalla Cina (se non
dopo i 14 giorni di quarantena) ebbero brutte risposte.
Il premier Conte respinse la
richiesta e quasi li irrise: “Invito i governatori del Nord
a fidarsi di chi ha specifiche
competenze.
Magari quelle sue?
Dobbiamo fidarci delle autorità
sanitarie” (Corriere della sera, 4 Febbraio).
Ma-chissà perché-lui e il governo
non dettero nessun ascolto a esperti come
il professor Burioni che è
un'autorità sui virus.
Può anche darsi che se il governo
avesse adottato le misure proposte da Burioni
L’epidemia sarebbe comunque
arrivata, ma probabilmente non così forte.
E comunque si sarebbe potuto dire
che era stato fatto tutto il possibile.
Invece non è così.
Il tentativo del governo di
minimizzare, per settimane, il pericolo incombente
del coronavirus è evidentissimo
nello spot del ministero della salute in cui
a Michele Mirabella-in un
ristorante cinese-fanno dire testualmente: “L’infezione
da coronavirus colpisce le vie
respiratorie, ma non è affatto facile il contagio”.
Vadano a dirlo ad alcuni dei
primi contagiati che pare abbiano preso il virus
semplicemente andando al bar.
Comprensibile che ci sia chi
chieda il ritiro dello spot.
La minimizzazione da parte del
governo e la sottovalutazione dei rischi (con le
accuse di allarmismo nei
confronti di chi chiedeva misure più serie) sono dovuti
a incapacità o hanno una causa
ideologica?
PROBABILMENTE SONO VERE
ENTRAMBE LE SPIEGAZIONI
Tutti gli sforzi del governo e
della sinistra che lo sostiene, in quei giorni, si sono
concentrati nel dare addosso a
Salvini e alla Lega, che chiedevano misure più decise,
e nel denunciare a gran voce il
rischio di razzismo nei confronti dei cinesi, dando
ad intendere che la semplice e
umanissima paura del contagio-da parte degli
italiani-fosse un sintomo di
pericolosa xenofobia.
Così si sono viste iniziative
come “abbraccia un cinese” lanciata dal sindaco
di Firenze Nardella “contro
terrorismo psicologico, sciacallaggio e odio”.
E poi tutti a mangiare involtini
primavera.
Questa deformazione ideologica è
stata ben colta da Toni Capuozzo-bravissimo
inviato di guerra-che in un post
su facebook ha fotografato la mediocrità di questa
classe politica, già fallimentare
su problemi come Libia, Europa, tasse o economia;
sul coronavirus “hanno fatto di
peggio, pensando che la correttezza politica (visita
scuole multietniche, ristoranti
cinesi ecc.) fosse la cosa più importante, che il
nemico fosse il razzismo.
Sordi agli appelli di Burioni,
tante Alici nel paese delle meraviglie, convinti che
la loro solo esibita bontà
salverà il mondo.
Come se ne fottono di chi dorme
all’aperto o raccoglie pomodori da schiavo, una
volta esaurita l’accoglienza,
così se ne sono fregati delle reali possibilità di contagio.
Il razzismo è un male da tenere a
bada, l’allarmismo è un pericolo, certo.
Le malattie, anche”.
Un male, per l’Italia, è anche
dover subire un governo così.
Dovrebbero dimettersi oggi stesso
di fronte ai tanti fallimenti (ultimo il coronavirus),
ma siccome non si schioderanno
mai dalle poltrone di loro spontanea volontà,
che almeno chiedano scusa agli
italiani.
Alla fine della storia amici, io
me la prendo con il presidente della nostra Repubblica,
Mattarella, che sembra sia
entrato in letargo, sembra non gliene freghi assolutamente
niente dei danni che sta facendo questo
governo di incapaci.
PS. Al Presidente della mia Repubblica:
“sign. Mattarella, mi faccia una cortesia,
siamo stufi di essere presi per i
fondelli anche da lei, perciò, visto che sono un
contribuente che paga
regolarmente le tasse anche dove non dovrei, come l’Iva
sulle accise, per favore sciolga
le Camere e ci mandi a votare, grazie”.