8 23 gennaio 1928.
Questa notte mi sono distratta e ho sperimentato, come sempre,
quale Padre è il Buon Gesù!
Mi ha detto
nuovamente che desidera non abbia altra ambizione se non quella
di amarlo e soffrire; per conseguire ciò, Gesù mi
farà gustare più a lungo le
dolcezze del suo amore; mi ha ordinato di
chiederle di non scrivere in questo
quaderno questi colloqui d’amore, perché lei,
secondo il Buon Gesù, non potrà usare
questo quaderno.
Ciò mi ha preoccupato e mi ha tolto del tempo di
pensare al mio Dio.
Quante cose sono passate per la
mia mente, padre mio!
Siccome non posso nasconderle niente, anche se mi
vergogno, debbo confessarle
che avevo un fortissimo desiderio di lasciarla per
sempre, sembrandomi ingiusti
molti suoi ordini.
Questa mattina quanto mi ha tormentato il demonio,
o meglio il mio orgoglio,
perché non le riferissi ciò che il Buon Gesù mi
dice o ciò che sente la mia anima!
Per questo si è impossessata di me una tristezza tale, da rendermi
incapace di
elevare il cuore a Dio.
Aggiungo
che, nonostante il mio proposito di non nasconderle niente, non so
se riuscirò a compierlo nello stato in cui mi
trovo.
Mi
perdoni, Padre, e chieda al Buon Gesù di aiutarmi ad essere fedele a Lui e a
lei.