venerdì 7 dicembre 2018
Sono Gesù, camminiamo insieme, Vuoi?: Il Vangelo del Sabato 8 Dicembre 2018
Sono Gesù, camminiamo insieme, Vuoi?: Il Vangelo del Sabato 8 Dicembre 2018: Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria. 1° Lettura dal libro della Gènesi (3,9-15.20) 2° Lettura dalla lettera di san Paolo ...
Le cavolate dei potenti sui cambiamenti climatici.
UN ANTIDOTO AL
CATASTROFISMO DI CHI CREDE
ANCORA AI CAMBIAMENTI
CLIMATICI
La Conferenza sul
clima apertasi ieri a Katowice (Polonia) si scontra con la
realtà (alcuni
scienziati italiani scrivono un libro che smonta la teoria del
riscaldamento globale per
colpa dell'uomo) di Riccardo Cascioli
E anche quest'anno è l'ultima
chiamata per salvare il pianeta.
È ormai un copione scontato
quello che si recita a ogni Conferenza annuale
sul clima sotto l'egida dell'Onu,
e l'appuntamento di quest'anno a Katowice,
in Polonia, apertosi ieri, non fa
eccezione.
Basta dare un'occhiata ai
giornali e ai notiziari di questi giorni, pieni di allarmi
e rapporti che raccontano di un
mondo in agonia a causa del riscaldamento
globale provocato dall'uomo; e di
date limite per evitare la catastrofe finale che,
come succede per la fine del
mondo prevista dai Testimoni di Geova, si sposta
sempre un po' più in là.
Quella di Katowice è la Cop24,
ovvero la 24esima Conferenza delle parti che
hanno aderito alla Convenzione
quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti
climatici (Unfccc) entrata in
vigore nel 1994.
Al centro dell'incontro, che
durerà due settimane, è la verifica degli accordi di
Parigi (2015), che prevedono
l'impegno a mettere in atto politiche per contenere
entro la fine del secolo
l'aumento delle temperature entro i 2°C (meglio se 1.5)
rispetto ai livelli
pre-industriali (da allora, quindi in 200 anni circa, c'è stato
un aumento di 0.9°C).
LE PREVISIONI DELLE
CATASTROFI SONO FALSE
Quest'anno i dati più gettonati
riguardano la previsione che la soglia psicologica
degli 1.5°C possa essere superata
già tra il 2030 e il 2050, e l'aumento della
concentrazione di CO2
nell'atmosfera arrivata alla cifra record di 405.5 ppm (parti
per milione), livello mai
raggiunto-dicono-negli ultimi 3-5 milioni di anni.
Le previsioni di catastrofi si
accompagnano inevitabilmente alle lamentele
e alle pressioni sui politici,
incapaci di prendere decisioni drastiche adeguate
alla minaccia che incombe
sull'umanità.
E ti credo, le misure politiche
ed economiche richieste per "fermare il clima" sono
draconiane: stop alle emissioni
di CO2 da subito per poter arrivare a emissioni 0
nel 2050; riconversione urgente
delle fonti di energia che devono essere tutte
rinnovabili nel giro di venti
anni; la riscoperta del legno come materiale di
costruzione (e le foreste?), e
così via.
Chi è quel politico sano di mente
che investirebbe buona parte del bilancio
statale per riportare il suo
popolo all'epoca precedente la Rivoluzione industriale
(perché di questo si tratta)?
Oltretutto in base a teorie scientifiche ancora tutte
da dimostrare malgrado si voglia
far credere il contrario.
E allora in questi giorni in cui
saremo avvelenati e angosciati da previsioni
catastrofiche che colpevolizzano
i singoli cittadini, può valere la pena assumere
un antidoto: un libro scritto da
un gruppo di scienziati italiani che già da tempo
si oppongono a questa isteria
collettiva riguardo il clima, e invitano tutti a usare
la ragione.
Il libro è uscito proprio in
questi giorni e si intitola "Clima, basta catastrofismi",
editrice 21mo Secolo.
LA FAMIGERATA CO2
Riprendo qualche pillola, solo
per aiutare il processo di disintossicazione da
previsioni catastrofiche.
Cominciamo dall'anidride
carbonica, la famigerata CO2: oggi la concentrazione
nell'atmosfera è appena sopra le
400 parti per milione (ppm), prima della
rivoluzione industriale era circa
300.
L'aumento in questi anni è stato
perciò di 100 ppm, che si vorrebbe tutti
imputati alle attività umane.
Ma mentre la concentrazione di
CO2 è aumentata in modo lineare, il
grande
salto nell'uso dei combustibili
fossili avviene dopo la Seconda guerra mondiale,
e la temperatura ha avuto molti
alti e bassi.
Basti ricordare che negli anni
'70 gli allarmi sul clima riguardavano una prossima
era glaciale e non il
riscaldamento.
Rimanendo però alla
concentrazione, davvero queste 400 ppm sono tantissime?
E lo scarto di 100ppm dall'inizio
della Rivoluzione industriale?
Riporto questo paragone: «Il
tinello di casa vostra sarà 100 metri cubi, cioè 100
mila litri: 100 ppm fanno 10
litri.
Ma 10 litri di gas alle ordinarie
condizioni di pressioni e temperatura consistono
in meno di una mezza mole di gas.
Nel caso della CO2 mezza mole di
carbonio significa sei grammi di carbonio,
che è il carbonio contenuto in
una candelina da torta di compleanno.
RIASSUMIAMO
Tutte le attività dell'intera
umanità degli ultimi 160 anni hanno comportato nel
tinello di casa vostra un aumento
di CO2 pari a quello che si ottiene bruciando
una candelina.
Questa è la consistenza del
fenomeno di cui tanto si parla….».
Aggiungiamo qualche altro dato:
non è vero che a causa del riscaldamento
globale sono aumentati gli eventi
estremi (uragani, precipitazioni violente, ecc.);
«non bisogna confondere
l'inquinamento con il riscaldamento globale»; non è vero
che il 97% degli scienziati di
clima condivide l'attribuzione all'uomo della causa
del riscaldamento globale
registrato dal 1850 ad oggi; la storia del clima ci dice
che ci sono stati altri periodi
di riscaldamento, come ad esempio durante l'Impero
romano e nel Medioevo; che guarda
caso gli scienziati chiamano "optimum" «perché
favorevoli alla vita umana e
all'agricoltura; «la previsione del clima futuro tramite
l'applicazione di modelli
matematici di tipo GCM non è tuttora praticabile con livelli
di accuratezza sufficiente a
giustificare scelte operative».
C'è ovviamente molto di più, ma
ci sarà tempo in queste due settimane di leggere
altre pagine di questo volume,
per evitare l'avvelenamento da catastrofismo.
Vi terremo informati.
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