martedì 8 gennaio 2019

Chiariamo una cosa; il sindaco di Palermo Orlando vuole disobbedire al decreto sicurezza e far entrare gli immigrati, salvo poi, fare affogare i cittadini di Palermo nelle immondizie per sua incapacità a governare la città.


questo è un estratto di uno scritto di un sacerdote siciliano.
Una battaglia, contro la Tradizione della Chiesa, riguarda l’accoglienza degli 
immigrati e viene rievocato il senso di civiltà.
Chi ama davvero gli immigrati li fa desistere dall’attraversamento del Mediterraneo
per gli ovvi pericoli, e a quelli che sono già in Italia mette a disposizione edifici e
grandi spazi per una ospitalità dignitosa.
Molti parlano di business, un grande giro di denaro.
Lo stesso intreccio economico è presente nella politica.
Da alcuni giorni si conosce la disobbedienza di alcuni sindaci al decreto legge 
«Sicurezza e Immigrazione», e già all’inizio appariva un’operazione strumentale.
Il sindaco di Palermo si è molto agitato per accogliere gli immigrati.
Ottima reazione se fosse fondata sull’amore gratuito.
Palermo è una bellissima città con «infiniti» problemi, accentuati dall’incuria attuale,
vede il suo sindaco preoccupato di favorire l’ingresso di migliaia di immigrati, dove
già vivono decine di migliaia di disoccupati.
Ogni iniziativa del sindaco Orlando mira a qualcosa che nessuno può cogliere sul
momento perché lontana a venire, per qualcuno egli vuole distogliere l’attenzione
dall’incapacità di risolvere i problemi della città, ma qui ballano i soldi.
Sono 150 milioni di euro quelli che perdono i sindaci, a Palermo sarebbero
andati 15,5 milioni di euro.
Ecco il motivo della rivolta dei sindaci.
Non è la solidarietà ai migranti, i sindaci e le cooperative amiche si ribellano
alla legge perché non riceveranno più i fondi per gli Sprar.
Un cardinale ha detto in una intervista che fanno bene i sindaci a non osservare la
legge, mostrando diversi cattivi esempi in una sola volta.
Oggi la Chiesa pratica una politica scollata con la gente e continua a perdere molto seguito.
Le Cattedrali sono vuote, i cattolici non si confessano, c’è una ribellione verso la
gerarchia e la «nuova dottrina dell’accoglienza» degli immigrati ha già allontanato
decine di milioni di cattolici solo in Italia.
La Chiesa accoglie tutti i peccatori pentiti, per gli immigrati c’è lo Stato che deve
provvedere, oppure i prelati donino molti milioni di euro per una decorosa
ospitalità a tutti loro.
Il Vangelo non è solo l’accoglienza degli immigrati, questo viene dopo, c’è un’altra
urgenza perenne ed è la centralità di Gesù Cristo e del suo Vangelo.