In questo Natale, Signore, ti
offro il mio nulla, il mio fallimento
e la mia angoscia.
Sai, a volte la vita è dura e ci
calpesta, proprio quando pensavamo
di averla capita e, a chi ama, la
sofferenza è duplicata.
Perché Signore? Ti chiedo con le
lacrime agli occhi, perché?
So che mi ami, ma ora purtroppo, non
lo sperimento.
Come i pastori, gli ultimi tra
gli ultimi, vago nella notte, nel freddo
della solitudine aspettando una
qualsiasi stella che mi indichi dove sono.
Lo so, non è una gran bella
offerta, non è un gran bel dono per Te,
ma è tutto ciò che ho e te lo do
volentieri.
Ho il cuore come una stalla,
Signore; il luogo ideale perché Tu nasca.
Buon Natale a tutti
voi amici, ma in particolare, a tutti voi che siete
nella sofferenza,
con il cuore come una stalla come me, che
Gesù Bambino possa
riscaldarlo con il suo amore, Fausto.