Noi e l’amico Zaccaria.
Amici, avete mai avuto nella vostra vita
crisi di fede,
ripensamenti, indecisioni riguardo a Dio?
Per dirla breve; dei tentennamenti
riguardo alla fede?
Vi siete mai chiesti se quello che state
vivendo, tra alti
e bassi, sia tutto vero, oppure se invece
è tutta una fregatura?
Io si amici, tante volte, e sempre più
spesso, e tante volte
non riesco a darmi una ragione.
Mi faccio tante domande, ma nessuna
risposta, sembra che
Dio sia muto, o che non gli interessi darmi
una spiegazione.
Oggi però, sono contento, perché leggendo
il Vangelo ho scoperto
che anche Zaccaria si era trovato nelle
mie stesse condizioni.
Anche lui avrà fatto tante domande a Dio
senza
mai ricevere risposta.
Ma accade, anche se con tanto ritardo,
ormai, lui e la moglie
erano avanti negli anni, sembra proprio
che Dio non
misuri il tempo come noi.
Io credo che come me e Zaccaria, ci siano
vite segnate dal dolore,
misteriosamente perse,
incomprensibilmente compromesse.
Persone normali, che come me e Zaccaria
sognano una vita
normale, che ci aspettiamo una vita
normale e che, invece,
ci ritroviamo davanti ad un dolore
difficile da gestire, come
quello di non poter diventare genitori.
Elisabetta e Zaccaria, sono alla fine
della loro vita segnata
dalla sterilità, un evento che,
all’epoca, comprometteva
profondamente le coppie.
In una cultura segnata dalla fecondità,
l’esperienza della sterilità
era vissuta come una maledizione divina,
come una colpa da espiare.
Eppure, tu Zaccaria, non perdi la fede in
Dio, magari avrai
chiesto tante volte a Dio perché, avrai
chiesto la grazia di un figlio,
senza ricevere risposta, ma che comunque,
alzi le braccia
verso il cielo in attesa di redenzione.
Redenzione che arriva proprio durante il
silenzio e la
preghiera, durante il servizio al tempio.
Il figlio tanto atteso arriverà e sarà un
figlio straordinario.
Ma l’abitudine al dolore è difficile da
superare, vero Zaccaria!
Tu, Zaccaria, tentenni e non osi credere,
come sinceramente
avrei fatto anch’io; perciò siamo in due!
E per questo l’angelo si spazientisce,
perché Zaccaria non
da la sua risposta immediatamente; sti
angeli, neanche
un attimo di riflessione ci permettono.
E Zaccaria, rimane muto fino alla nascita
di Giovanni!
Non fa niente Zaccaria, tanto nove mesi
passano in fretta,
l’importante è che noi, attraverso questo
tuo gesto, siamo
riusciti a comprendere che con Dio
dobbiamo essere
pronti nelle risposte.
Ti ringrazio amico mio, e ti auguro che
con la tua sposa
Elisabetta, di goderti la gioia di un
figlio.
Così, anche per voi, è arrivato il
Natale.
Facciamo silenzio amici, aspettando il
Natale.