16 Aprile 2019
Ho ricevuto una
telefonata alcune sere fa che mi ha molto rattristato,
una moglie piangendo
mi confida il suo dolore.
A causa di problemi di
salute non riesce a donarsi al marito come una volta,
perciò, lui ha deciso
di lasciarla.
Lei che ne è ancora
innamorata, non sa darsi pace.
Abbiamo parlato per un
pò, poi mi sono ricordato che alcuni anni fa, a causa
di un incontro di
amici, avevo scritto qualche cosa che poteva, forse, far
ragionare suo marito,
gli ho chiesto se posso mandargli il link e di metterlo
in evidenza perché
anche suo marito possa leggerlo.
Ed ecco il miracolo
prima della Passione del Signore.
Proprio oggi, mi ha
detto che è riuscita farglielo leggere con qualche
reticenza da parte
sua, dicendomi che proprio questa mattina gli ha telefonato dal
lavoro dicendogli di
prepararsi per questa sera, di farsi bella perché voleva portarla
a mangiare la pizza,
chiedendogli scusa per il suo comportamento e che la ama
ancora e vuole essere
ancora di più vicino a lei, per sollevare i suoi dolori.
Che dire amici, c’è
veramente da piangere di gioia.
E questa sotto è la
storia incriminata, si fa per dire.
Mi sono trovato con alcune
persone per fare una chiacchierata in amicizia,
ci siamo scambiati le nostre
impressioni, i nostri dubbi, le preoccupazioni,
le nostre idee e i nostri valori,
naturalmente essendo quasi tutti sposati o
fidanzati, si è toccato anche
l’argomento dell’unione di coppia,
del suo insieme a 360 gradi.
Questa volta, non ho avuto come
di solito, nessun tipo di attacchi da parte
loro, devo dire che è stata una
bellissima serata, fino a quando la conversazione
si è diretta all’innamoramento, e
qui sono iniziati i dolori, perché, perché
purtroppo ho intuito che la
maggior parte delle coppie, almeno per quelli
con cui stavo conversando, vive
l’amore in un modo sbagliato.
Capiamoci bene, non voglio
insegnare niente a nessuno, ci mancherebbe.
Perciò, mi spiego; per loro,
l’amore è il momento dello scambio delle effusione,
per poi sfociare nello sfogo
fisico nella coppia, finito il quale, si ritorna al solito
tran tran quotidiano tra alti e
bassi, magari più bassi che alti, alcuni si lamentavano
che la loro partner è sempre
stanca, con mille problemi, con qualche acciacco,
qualcun altro disse; è normale,
altrimenti che senso ha lo stare assieme se non
c’è il rapporto.
No, mi dispiace per voi, non
sapete ancora cosa vuol dire veramente amare.
Amore è, donarsi totalmente
all’altro nel vero senso della parola, anche quando
ci sono problemi come malattie,
difficoltà, dolori e stanchezza, e non è possibile
avere dei rapporti.
Amore è guardarsi negli occhi con
tenerezza, anche quando gli occhi sono stanchi,
anche quando piangono, anche
quando sono disperati, ricordiamoci che un sorriso
fatto con dolcezza anche dopo una
giornata tremenda di super lavoro o di sofferenza,
è far capire alla nostra compagna
o compagno, che va bene così, non ci sono
problemi, io ti amo così come
sei, ti amo nei tuoi momenti critici, magari nei
momenti di stanchezza, di
sofferenza o malattia.
Ti amo perché ti ho scelta, non
solo per avere rapporti, e quella scelta che
ho fatto io la rispetto sempre
con amore.
Non voglio farvi la morale perché
sono meglio di voi, quando siamo sulla barca
della famiglia siamo tutti
uguali, ma questa è la mia scelta di vita logica,
diversamente non mi sentirei
cristiano.
La serata finisce con qualche
mugugno, qualche rimpropero, ma tutto nella
norma, anzi ci siamo ripromessi
di ritrovarci, dopo averci ragionato su un
pochino, è già una bella
scommessa.
Pensate sia finito lì,
impossibile, quando c’è di mezzo Dio, non puoi
stare tranquillo.
Nel ritorno a casa in macchina da
solo, mi sono chiesto; ho parlato
dell’amore, ma io so veramente cosa
vuol dire amare?
Mi stavo arrovellando il
cervello, quando Dio, birichino, mi accende la luce,
non quella della macchina quella
era già accesa, ma quella del cervello.
Gesù e la Croce, ecco il vero
amore.
Noi lo abbiamo scaraventato in
quel turbine di sofferenza che avrebbe
schiantato chiunque, lo abbiamo
appiccicato al legno del patibolo e
consegnato alla morte, e Lui che
fa?
Ci spiazza con una delle sue
inspiegabili azioni; vi amo, ci dice dalla Croce,
siete la linfa del mio corpo,
corpo sofferente per l’eccessivo amore.
Gesù in quelle condizioni di
dolore, non ha pensato a sé, ma ha pensato
a noi: “Padre perdonali perché non
sanno quello che fanno!”.
Gesù non guarda se siamo stanchi,
ammalati, sofferenti o arrabbiati,
Lui ci ama e basta.
Ecco il vero amore, il vero amore
sei tu non la tua persona, brutta
o bella che sia, e questo mi
basta.
E allora ho capito cos’è la
preghiera, tante volte noiosa diciamo noi.
Ho scoperto che la preghiera è un
bacio al mio amore, uno scambio
di tenerezza con il mio Dio che è
amore, ma anche attraverso Dio
un bacio alla persona della mia
vita anche se ammalata o sofferente.
Coraggio, allora, innamorati da
strapazzo, mettiamoci in coda, Dio si lascia
baciare da tutti, tranquilli, non
lascia a piedi nessuno.
Questo deve essere il nostro
insegnamento e, forse vivremo meglio anche
il nostro essere coppia, la
nostra unione e la nostra famiglia.
Un bacio a tutti amici, Fausto.