Una richiesta
di aiuto!
Un amico mi ha
telefonato per un saluto, niente
di strano ho tante
persone che lo fanno.
Ma durante la
conversazione mi ha fatto una
precisa domanda: “Chi è
Dio”.
Vado a Messa la
Domenica, mi ritengo un cristiano praticante.
Ma mi sono accorto di
non conoscere Dio come dovrei;
io lo conosco solo a mio
uso e consumo, il dubbio mi è
venuto leggendo quello
che scrivi sul tuo blog.
Se puoi ti chiedo di
aiutarmi a conoscerlo meglio,
grazie per l’aiuto.
Con piacere amico
anonimo, cerco nelle mie possibilità
di farti capire chi è
Dio, o quanto meno, di come l’ho conosciuto io.
Dio è un Padre, anzi, un
Papà che è più famigliare.
Non dobbiamo pensarlo un
personaggio messo la su
un piedistallo
inavvicinabile. No!
Dio è in noi, è dentro
di noi, solo che non riusciamo a
sentirlo, troppo pieni
del nostro io personale.
Dobbiamo aprirci a Lui,
accettarlo, invitarlo ad entrare in noi,
aprirgli il nostro
cuore, solo così conosceremo Dio, un vero Papà.
A Luca dobbiamo dire
grazie per il suo insegnamento
esaltante, una delle più
belle parabole, il cuore stesso
del messaggio di Dio
Papà.
È la storia di un padre
che ha a che fare con due figli idioti.
Quei figli siamo noi.
Vai a leggere
la sua Parabola, sul figliol prodigo; Luca (15,11-32).
Leggiamo di due figli,
che hanno entrambi una
pessima idea del padre.
Devo andarmene di casa
per realizzarmi, pensa il primo.
Mi tocca lavorare tutta
la vita facendo il bravo ragazzo
senza una piccola
soddisfazione, pensa il secondo.
Quei figli siamo noi che
non lo abbiamo ancora conosciuto
per il vero papà che è,
ci sembra piuttosto un Dio frustrante,
che ci impedisce di
essere liberi.
E allora, cerchiamo di
crearcelo a nostra immagine
e somiglianza, secondo
il nostro bisogno.
Vediamo il primo figlio,
che spende tutto, che si fa dio
di se stesso, che pensa
che la vita sia opportunità.
È bella la vita, meglio
godercela.
Meglio addentarla, farla
bella, visto che è così difficile.
Solo che poi presenta
sempre il conto, la verità viene a galla e il
figlio smarrisce nel
fango dei maiali il suo delirio di onnipotenza.
Si pente? No!
La fame lo fa tornare a
casa, non il rimorso, e allora pensa
di ritornare, cercando
di prendere in giro il padre.
Continua a non capire
nulla del Padre.
L’altro figlio, che
torna dal lavoro stanco e si offende della
festa, ci mancherebbe.
Per lui che non se n’è
andato non c’è niente, neanche un
capretto per fare festa
con gli amici.
Come possiamo dargli
torto.
Però mi chiedo; perché allora
resta nella casa del Padre,
anche se non condivide
le sue idee?
Per comodità, per paura
del futuro.
Anche lui non ha ancora
capito nulla del Padre.
Allora lasciamo questi
due idioti macerarsi nei loro pensieri.
E guardiamo al
Padre-Papà.
Vediamo un Papà che
lascia andare il figlio anche se
sa che si farà del male,
ecco la libertà; come diceva
Beata Madre Speranza;
Dio-Papà, quando vede un figlio
che sta per cadere nel
peccato, si gira dall’altra parte per
non essere d’inciampo,
lo lascia fare, non si oppone alle
sue idee; per poi farsi
mendicante; venire a mendicare
la nostra richiesta di
perdono.
Vedo però, un Papà che
scruta l’orizzonte ogni giorno,
per cercare di vedere il
figlio ritornare.
Vedo un Papà, che corre
incontro al figlio che ha speso
la sua eredità e non lo
umilia, non gli rinfaccia le sue scelte,
che non accusa, che
abbraccia, che restituisce dignità
e che fa festa.
Vedo un Papà che esce a
pregare il fratello maggiore,
che tenta di spiegare le
sue ragioni.
Un Papà che tenta di
convincere il figlio che la misericordia
supera la giustizia, che
il perdono cancella il rancore.
Vedo un Papà che accetta
la libertà dei figli, che pazienta,
che indica, che stimola,
che follemente ama.
Ecco; Dio è così!
È pazzamente innamorato
di noi, che si è fatto scannare
per salvarci.
Dio è proprio esagerato.
E di esagerato nella
nostra storia, c’è solo l’amore e la
misericordia di
Dio-Papà.
Caro amico, scusa se mi
sono dilungato, ma quando
tocchiamo questo tasto
scatta una molla che mi riempie
del suo amore e non
riesco a fare a meno di parlarne.
Spero tu abbia capito
ora chi è Dio.
Fra poco è Natale, cerca
di accogliere questo Dio che
per trovarti si è fatto
neonato, accoglilo con semplicità
ed umiltà, Santo Natale
amico da Fausto.