Il Messaggio della Madonna da Medjugorje?
È, vivere la Passione di Gesù nella preghiera
e nell’unione con Lui!
Maria ci invita a vivere la sofferenza di suo Figlio
Maria ci invita a vivere la sofferenza di suo Figlio
e del Nostro Salvatore.
In questo invito a "vivere la Passione di Gesù" emergono
molte domande.
Ad esempio, cosa significa questo invito in termini cristiani?
Ad esempio, cosa significa questo invito in termini cristiani?
Significa forse che dovremmo partecipare a qualcosa di speciale?
In risposta a questa chiamata, dovremmo forse essere
tristi e piangere?
Cosa significa questo per Gesù, che nella sua Santità si trova
in Paradiso?
Che cosa significa questo per noi mortali che ci troviamo nel
mezzo di problemi, difficoltà e pene personali, familiari,
nazionali e mondiali?
Che cosa dovrebbero fare gli ammalati di questo messaggio?
Come deve comportarsi invece chi è in salute?
E soprattutto; cosa dobbiamo fare noi?
E potrebbero aggiungersi altre domande ancora.
Qui non c'è però lo spazio né per discussioni o filosofie di
grande respiro né per riflessioni teologiche, perché è Maria,
come Madre addolorata, che ci chiede di restare accanto
a suo Figlio.
Con quest'affermazione ci chiede semplicemente d'immergerci
con tutta la nostra vita, con tutto il nostro cuore e la nostra
anima nel mistero della sua sofferenza.
Lo scopo di tutto questo è semplicemente quello di comprendere
Lo scopo di tutto questo è semplicemente quello di comprendere
l'amore incommensurabile di Gesù e di farci per lo meno una
vaga idea di tale immensità.
Anche in questo troviamo lo scopo più profondo.
Anche in questo troviamo lo scopo più profondo.
Nell'immergerci nella preghiera, in unione con Lui e nella
sua sofferenza, siamo in grado di portare meglio la nostra
sofferenza e di trasformarla in bene.
Perché, il dolore nel mondo e di tutto il mondo resta in fin
dei conti un grande segreto.
Non c'è risposta ai "perché" e ai "a quale
scopo?".
Possiamo immaginarci un mondo senza dolore e augurarcelo.
Nemmeno la sofferenza di Gesù può fornirci la
Nemmeno la sofferenza di Gesù può fornirci la
risposta al nostro "perché si soffre?".
Lui stesso, nell'orto del Getsemani, chiese al Padre
di allontanare da Lui il calice della sofferenza.
Questo non ci porta alla grande domanda dell'uomo:
"Perché, o mio Dio! Perché questo soffrire?".
Ma la sofferenza di Gesù ci indica come possiamo soffrire
Ma la sofferenza di Gesù ci indica come possiamo soffrire
e come la sofferenza può, attraverso la grazia e l'amore di Dio,
trasformarsi in bene.
Dio non vuole che soffriamo, ma vuole che la nostra sofferenza,
Dio non vuole che soffriamo, ma vuole che la nostra sofferenza,
proprio come quella di suo Figlio Gesù, si trasformi nella
vittoria finale sul dolore, il peccato e la morte.
In ogni caso, Dio vuole che maturiamo attraverso la nostra
sofferenza nell'amore e nella fede in Lui.
Dopo tutto, è stato l'amore con cui Gesù ha sofferto e non la
Dopo tutto, è stato l'amore con cui Gesù ha sofferto e non la
sua sofferenza che è divenuta la ragione della nostra Salvezza.
Come ci dice san Paolo, lo stesso Gesù, in quanto Sommo
Sacerdote, ha dovuto soffrire e sperimentare la sofferenza
per comprendere i suoi fratelli.
Ed è esattamente di questo tipo di Sacerdote
Ed è esattamente di questo tipo di Sacerdote
che abbiamo bisogno.
Se Gesù ha imparato nella e attraverso la sofferenza, allora
anche noi possiamo imparare facendo in modo che la nostra
sofferenza diventi una scuola di vita per noi.
Soffrendo assieme a Lui, in unione d'amore con Lui, ci verrà
insegnato nel modo più certo come vivere, come ricevere
la vita e viverla al massimo.
San Paolo parla di una sofferenza che dobbiamo provare per
contribuire al completamento della salvezza.
Parla della sofferenza di tutto il creato che, sospirando,
attende la Trasfigurazione e la Glorificazione del Figlio di Dio.
Ho sentito speso, Marija Pavlovic dire che ad un certo punto lei
Ho sentito speso, Marija Pavlovic dire che ad un certo punto lei
e gli altri veggenti hanno detto alla Madonna che non riuscivano
più a sopportare le pressioni, che erano troppo per loro.
In risposta alla loro impazienza, essi non vennero
rimproverati, ma hanno invece ricevuto la grazia
di vedere il volto sofferente del Signore.
Quella è stata la migliore risposta, a proposito della quale,
in seguito, Marija ha affermato: "Mai più abbiamo detto
che non potevamo andare avanti".
Quell'esperienza fornisce anche una risposta alla domanda
Quell'esperienza fornisce anche una risposta alla domanda
di prima: "Perché, e a che scopo, è bene vivere la sofferenza
di Gesù?".
Proprio per tale ragione, è importante che una persona che
capisce che qualcuno ha sofferto veramente a causa sua,
abbia poi la possibilità di guardare alla vita nel verso giusto,
autentico e sano.
La vita è sempre sofferenza, ma quella sofferenza cambia
La vita è sempre sofferenza, ma quella sofferenza cambia
completamente quando guardiamo alla sofferenza di Gesù.
Anche Vicka lvankovic dice di aver visto il Signore
sofferente, un venerdì.
Chi conosce e ha sentito parlare Vicka sa certamente come
Chi conosce e ha sentito parlare Vicka sa certamente come
parla della sofferenza.
Proprio dalla sua bocca sentiamo che la sofferenza è un dono
e dev'essere ricevuto dalla mano di Dio.
All'orecchio umano queste parole destano sospetto-sembrano
All'orecchio umano queste parole destano sospetto-sembrano
masochiste o eretiche-o forse l'idea di un abbandono
fatalistico a Dio.
Ma chi conosce i veggenti, proprio su questo punto può sentire
che essi sono guidati da una mano sicura, coraggiosa e gentile.
A Vicka in particolare piace parlare e lo fa spesso.
Parla della volontà di Dio che si può e si deve accettare con
gioia e, d'altra parte, non si stanca mai di parlare e pregare
per gli ammalati e i sofferenti.
Chiede a Dio la guarigione ma insegna senza tregua ai sofferenti
che possono e devono anzitutto accettare la volontà di Dio.
Maria, a Medjugorje, ha parlato spesso con noi dei progetti
di Dio che le sono stati affidati