sabato 25 aprile 2020

Il Massaggio del 25 Aprile 2020 della Madonna a Marija.


Messaggio di Medjugorje del 25 Aprile 2020 a Marija
Cari figli! Questo tempo sia per voi un’esortazione alla conversione personale.
Figlioli, pregate nella solitudine lo Spirito Santo affinché vi rafforzi nella
fede e nella fiducia in Dio per poter essere i degni testimoni dell’amore che
Dio vi regala attraverso la mia presenza.
Figlioli, non permettete che le prove vi induriscano il cuore e che la preghiera
sia come un deserto.
Siate il riflesso dell’amore di Dio e testimoniate Gesù Risorto con le vostre vite.
Io sono con voi e vi amo tutti con il mio amore materno.
Grazie per aver risposto alla mia chiamata.


domenica 19 aprile 2020

Visto che ieri ho preso dello scemo quando ho messo il link dell'intervisata ad un medico di Milano, ora lo metto un'altra volta ma in salsa diversa e con la delibera del governo Conte sulla gazzetta ufficiale di fine Gennaio 2020, vediamo se quella specie di uomo ha ancora il coraggio di insultarmi.


Coronavirus: il governo sapeva tutto già il 31 gennaio
ma ha taciuto devastando l’Italia.
Ecco le prove Pubblicato 4 settimane fa - 24 Marzo 2020
By Redazione Trento.
​Stato di emergenza sanitaria in Italia dal 31 gennaio al 31 luglio.
Ma non ce lo hanno detto.
Quasi un mese prima dell’annuncio ufficiale al popolo italiano, il governo
sapeva, ma non si è ricorsi alle necessarie misure di tutela per la Salute
pubblica, o meglio, lo si è fatto in ritardo.
Anzi, alcuni membri del governo incalzavano i cittadini italiani ad andare
nelle piazze e nei centri storici delle città per farsi un «aperitivo» contro la
paura oppure consigliavano di abbracciare tutti, cinesi compresi.
Lo aveva denunciato l’economista ‘politicamente scorretto‘ Valerio Malvezzi
sul suo taccuino radiofonico online  ‘Malvezzi quotidiani‘, lo ha ribadito poi
anche il filosofo e ideologo di Vox Italia Diego Fusaro lo scorso 19 marzo.
Ora, al netto delle accuse di complottismo generalizzate dalla sedicente stampa
‘politically correct’, i quesiti stanno prendendo piede e la riflessione è d’obbligo.
Entrando nel vivo dell’accusa rivolta al governo Conte sul ritardato annuncio
dello stato di emergenza nazionale per la diffusione del Covid-19, Malvezzi
e Fusaro si chiedono il motivo per il quale tale dichiarazione ufficiale sia stata
prodotta dall’esecutivo già il 31 gennaio 2020, quando il cosiddetto ‘paziente 1’
di Codogno è stato scoperto soltanto il 19 febbraio.
“Sapevano già tutto allora”, e la polemica infuria.
Da Palazzo Chigi in effetti, quello stesso giorno dalla riunione del Consiglio dei
ministri esce il decreto, che il primo febbraio viene pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
Recita il testo, come da immagine sotto riportata: “In considerazione di quanto
esposto in premessa, ai sensi e per gli effetti dell’articolo 7, comma 1, lettera c),
e dell’articolo 24, comma 1, del decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1, e’
dichiarato, per 6 mesi dalla data del presente provvedimento, lo stato di emergenza
in conseguenza del rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie derivanti
da agenti virali trasmissibili”.
“Conte dichiarò l’emergenza il 31 gennaio dunque, ma il governo restò fermo
per giorni lasciando i medici e la popolazione senza protezioni?“.
Si parla di 25 lunghissimi giorni intercorsi tra il decreto pubblicato l’1 febbraio
sulla Gazzetta Ufficiale dove si riferiva di “iniziative di carattere straordinario
e urgente” e il primo provvedimento della Protezione civile per fronteggiare
la pandemia (il 25 febbraio), in cui si permette alla stessa di acquistare con
“priorità assoluta rispetto ad ogni altro ordine” i dispositivi di protezione
individuali indicati dal ministero della salute il 12 febbraio.
Del resto, già il 27 gennaio il presidente del Consiglio, nel corso di un’ospitata
alla trasmissione Otto e Mezzo condotta da Lili Gruber, affermava che il nostro
Paese aveva adottato “misure cautelative all’avanguardia” e tutti “i protocolli
di prevenzione”, senza però scendere in quei particolari che, con il senno di poi,
avrebbero permesso alla popolazione, nonché alle strutture sanitarie, non forse
di risolvere il problema ma di correre ai ripari per ottenere maggiori strumenti
di tutela per la Salute pubblica.
Allora perché le minimizzazioni o per dirla alla Fusaro “perché dichiarare sulla
carta la gravità della situazione in conseguenza del rischio sanitario che si sarebbe
protratta per almeno sei mesi, salvo poi invitarci nello stesso periodo ad
abbracciarci fraternamente e a fare aperitivi corali?“.
Se davvero sapevano di questa emergenza e apertamente in documenti ufficiali
ne davano conto, perché per un periodo così lungo si è fatto finta di nulla
esortando la popolazione non solo a vivere regolarmente ma addirittura a
combattere il razzismo e la diffidenza?
In un girotondo di selfie, brunch, abbracci e pranzi a base di involtini primavera,
dai sindaci locali a personalità come il Sindaco di Milano Sala e il Segretario
del Pd Zingaretti (ironia della sorte colpito dal virus settimane più tardi), le accuse
di razzismo e ‘xenofobia sanitaria’ si sono sprecate, salvo poi dover riconoscere
l’assoluta gravità di una situazione che oramai stava sfuggendo di mano.
Dall’involtino Primavera alla Peste, il passo del Buonista è davvero breve.
Parafrasando le parole di un consigliere bolzanino, si è cavalcato il ‘razzismo’
sottovalutando e mettendo in burletta un problema che un’attenzione seria la
meritava dall’inizio, per non arrivare al catastrofismo di oggi.
Non sapevano, come pure è possibile, o hanno sottovalutato l’emergenza?
Infine, quando è stato comunicato pubblicamente al Paese che ci sarebbero
stati ben sei mesi di emergenza in conseguenza a rischio massimo sanitario
a livello nazionale e internazionale?
Sei mesi.
Non se la sono forse sentita di dover ammettere pubblicamente che l’emergenza
sociale ed economica che seguirà la lotta al virus, rischia di essere per l’Italia
anche peggio della temuta ‘peste’.
Alla luce di quanto sta emergendo, il governo ci dovrebbe ora delle spiegazioni.
Sotto, la versione integrale del decreto emanato dal Consiglio dei ministri
il 31 gennaio 2020 e pubblicato in Gazzetta Ufficiale i 1° febbraio 2020.
DELIBERA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 31 gennaio 2020 

Dichiarazione dello stato di emergenza in conseguenza del rischio sanitario connesso all'insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili. (20A00737) (GU Serie Generale n. 26 del 01-02-2020)

IL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Nella riunione del 31 gennaio 2020
Visto  il  decreto  legislativo  2  gennaio  2018,  n.  1,  ed   in
particolare l'articolo 7, comma 1, lettera c), e l'articolo 24, comma 1;
Vista la direttiva del Presidente del Consiglio dei  ministri  26
ottobre 2012, concernente gli  indirizzi  per  lo  svolgimento  delle
attivita' propedeutiche alle deliberazioni del Consiglio dei ministri
e per la predisposizione delle ordinanze di cui all'articolo 5  della
legge  24  febbraio  1992,  n.  225  e  successive  modificazioni   e
integrazioni, che, ai sensi dell'articolo 15,  comma  5,  del  citato
decreto legislativo  n.  1  del  2018,  resta  in  vigore  fino  alla
pubblicazione della nuova direttiva in materia;
Vista  la  dichiarazione  di  emergenza  internazionale  di  salute
pubblica per  il  coronavirus  (PHEIC)  dell'Organizzazione  mondiale
della sanita' del 30 gennaio 2020;
Viste  le  raccomandazioni  alla  comunita'  internazionale   della
Organizzazione  mondiale  della  sanita'  circa  la   necessita'   di
applicare misure adeguate;
Considerata l'attuale situazione di  diffusa  crisi  internazionale
determinata dalla insorgenza di rischi  per  la  pubblica  e  privata
incolumita' connessi  ad  agenti  virali  trasmissibili,  che  stanno
interessando anche l'Italia;
Ritenuto che tale contesto di rischio, soprattutto con  riferimento
alla necessita' di realizzare una compiuta  azione  di  previsione  e
prevenzione, impone l'assunzione immediata di iniziative di carattere
straordinario ed urgente, per  fronteggiare  adeguatamente  possibili
situazioni  di  pregiudizio  per  la   collettivita'   presente   sul
territorio nazionale;
Considerata la necessita' di supportare  l'attivita'  in  corso  da
parte del Ministero della salute e del Servizio sanitario  nazionale,
anche attraverso il potenziamento  delle  strutture  sanitarie  e  di
controllo alle frontiere aeree e terrestri;
Vista la nota del 31 gennaio 2020, con cui il Ministro della salute
ha rappresentato la necessita' di procedere alla dichiarazione  dello
stato di emergenza nazionale  di  cui  all'articolo  24  del  decreto
legislativo n. 1 del 2018;
Considerato, altresi', che il Fondo per le emergenze  nazionali  di
cui all'articolo 44, comma 1, del citato decreto legislativo n. 1 del
2018, iscritto nel bilancio autonomo della Presidenza  del  Consiglio
dei ministri, presenta le disponibilita' necessarie  per  far  fronte
agli  interventi  delle  tipologie  di  cui  alle  lettere  a)  e  b)
dell'articolo 25, comma 2, del decreto legislativo  n.  1  del  2018,
nella misura determinata all'esito della valutazione speditiva svolta
dal Dipartimento della protezione civile sulla base dei dati e  delle
informazioni disponibili  ed  in  raccordo  con  il  Ministero  della
salute;
Ritenuto, pertanto, necessario provvedere tempestivamente  a  porre
in essere tutte le iniziative  di  carattere  straordinario  sia  sul
territorio nazionale che internazionale, finalizzate  a  fronteggiare
la grave situazione internazionale determinatasi;
Tenuto conto che detta situazione di emergenza, per  intensita'  ed
estensione, non e' fronteggiabile con mezzi e poteri ordinari;
Ritenuto, quindi, che ricorrano, nella fattispecie,  i  presupposti
previsti dall'articolo 7, comma 1, lettera c),  e  dall'articolo  24,
comma 1, del citato  decreto  legislativo  n.  1  del  2018,  per  la
dichiarazione dello stato di emergenza;
  Su proposta del Presidente del Consiglio dei ministri;                           
Delibera:
 1) In considerazione di quanto esposto in premessa, ai sensi e  per
gli effetti dell'articolo 7, comma 1, lettera c), e dell'articolo 24,
comma 1, del decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1, e' dichiarato,
per 6 mesi  dalla  data  del  presente  provvedimento,  lo  stato  di
emergenza   in   conseguenza   del   rischio    sanitario    connesso
all'insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili.
  2) Per l'attuazione degli interventi di cui dell'articolo 25, comma
2, lettere a) e b) del decreto legislativo 2 gennaio 2018, n.  1,  da
effettuare nella vigenza dello stato di emergenza,  si  provvede  con
ordinanze, emanate dal Capo del Dipartimento della protezione  civile
in deroga a ogni disposizione vigente e  nel  rispetto  dei  principi
generali dell'ordinamento giuridico, nei limiti delle risorse di  cui
al comma 3.
3)  Per  l'attuazione  dei  primi  interventi,  nelle  more   della
valutazione dell'effettivo  impatto  dell'evento  in  rassegna,   si
provvede nel limite di euro 5.000.000,00 a valere sul  Fondo  per  le
emergenze nazionali di cui all'articolo  44,  comma  1,  del  decreto
legislativo 2 gennaio 2018, n. 1.
La presente delibera sara' pubblicata nella Gazzetta Ufficiale
della Repubblica italiana.
 Roma, 31 gennaio 2020
Il Presidente del Consiglio dei ministri  
                                                     Conte           










sabato 18 aprile 2020

Virus, medico del San Carlo di Milano: "Il governo ha negato l'emergenza per non dare ragione a Salvini e Meloni".


Aprile 17, 2020 Cronaca Commenti disabilitatisu Virus,
medico del San Carlo: “Il governo ha negato l’emergenza
per non dare ragione a Salvini e Meloni”
Di Simone Moroni – Milano, 17 Aprile 2020.
Il Covid-19 continua a causare morti e sofferenze.
In una crisi contrassegnata da confusione disinformazione è sempre bene
ascoltare le parole di chi sta fronteggiando l’emergenza in prima linea.
Carlo Serini, medico anestesista da quasi vent’anni, lavora all’Ospedale
San Carlo di Milano; oltre all’impegno in ospedale ha partecipato a molte
missioni come Protezione Civile nazionale ed internazionale, missioni
con l’Esercito in scenari di guerra quali Afghanistan e Libia e con diverse
organizzazioni in Ghana e Burundi.
Serini è anche consigliere municipale nella zona 5 di Milano.
All’Ospedale Sacco di Milano, in cui è presente un’eccellente unità operativa
di malattie infettive, c’è stato il primo ricovero per Coronavirus, com’è stato
l’impatto con questa emergenza?
Il Sacco, assieme allo Spallanzani di Roma, è uno dei due ospedali di eccellenza
e riferimento per malattie infettive note e non note sul territorio nazionale.
In questo contesto di assoluta eccellenza a livello internazionale, una Prof.ssa
proprio dell’Ospedale Sacco inizialmente declinava la questione come poco
più di influenza; dato che ogni giorno il numero di ricoveri aumentava a dismisura,
e contemporaneamente vedevo che iniziavano i lavori di demolizione e riallestimento
nel mio ospedale (il San Carlo Borromeo di Milani, ndr) di un nuovo reparto
di rianimazione, ero rimasto molto perplesso: perché per una “banale influenza”
si costruiscono tempo zero nuovi reparti, si sovverte l’organizzazione sanitaria,
si sospendono le sale operatorie elettive?
La risposta non può essere che-forse-la banalizzazione e derubricazione del
morbo a “banale influenza” sono state quanto meno improvvide se non
francamente sbagliate, Dio non voglia magari per convinzioni personali
o ancora peggio per visione politica.
Lavorativamente parlando, com’è cambiata la sua vita?
La vita lavorativa è stata stravolta completamente, tutti coloro che avevano
possibilità di condurre attività clinica in terapia intensiva sono stati recuperati
prontamente.
L’Italia è l’unica nazione al mondo dove un’anestesista è anche rianimatore,
per cui fermando le sale operatorie si sarebbero recuperate forze per gli
ampliamenti realizzati.
In questa emergenza i posti letto-quanto meno nel mio Ospedale-sono stati
quadruplicati, è quindi dovuto diventare altrettanto il personale.
Nell’ospedale dove lavoro le sale operatorie, l’unità coronarica e le terapie
intensive sono state trasformate in terapie intensive COVID passando
da 8 a 31 posti.
Nel periodo di metà marzo, fino alla fine del mese, i turni venivano-peraltro
comprensibilmente comunicati-di giorno in giorno, vista la velocissima
evoluzione del contagio e dell’impatto di questo sul sistema sanitario.
Un esempio sul cambiamento della vita che mi ha toccato personalmente,
è che per un mese non sono tornato a casa.
I miei genitori erano già da inizio febbraio in Friuli, così per 4 settimane
sono stato a casa loro per evitare contatti con la mia compagna e le mie figlie.
Anche la sua attività di Consigliere Municipale a Milano è cambiata?
Purtroppo sì, sono state sospese le sedute di Consiglio e le Commissioni
Istruttorie sono state praticamente azzerate, salvo le urgenze.
Il Municipio 5 si è attivato, nei limiti delle possibilità umane, per garantire
la massima prossimità alle persone e alle attività del territorio, anche distribuendo
direttamente mascherine frutto di una donazione proprio al Municipio 5.
Ciò che mi ha lasciato stupefatto è stata la decisione (del Sindaco Sala?) di
mettere la gran parte della Polizia in ferie proprio all’inizio dell’emergenza, quando
sarebbero serviti molto i posti di blocco per verificare chi andava in giro e perché.
Molti italiani stanno dando un aiuto alla Sanità, per esempio con donazioni
di sangue ed iscrivendosi come volontari temporanei della Croce Rossa,
quanto e come influisce sulle strutture ospedaliere?
Un effetto positivo del Covid-19 è un senso di amalgama e solidarietà che si
vede sia all’interno dell’ospedale che fuori dalle strutture ospedaliere.
All’interno non c’è figura che non abbia fatto qualcosa in più oltre la propria
dimensione lavorativa e personale.
Non ho mai visto tanta disponibilità umana, tanto impegno, tanta voglia di
fare, tanta abnegazione da parte di tutti.
Questa cosa si è vista anche fuori con donazioni di sangue, donazioni di soldi
agli ospedali; mi ha colpito particolarmente che il supermercato vicino
all’ospedale dove lavoro abbia chiesto ed ottenuto di mettere all’interno
della struttura un frigorifero industriale che viene riempito, totalmente
gratuitamente, dei prodotti vicini alla scadenza in modo che chiunque
può usufruirne.
Il senso di solidarietà italiano è molto sentito anche al di fuori dall’ambito ospedaliero.
La vicina dei miei genitori, ad esempio, si era data disponibile per farle la spesa.
Si è sviluppata una solidarietà che forse prima non c’era.
Come vede le scelte fatte dall’attuale Governo, sul territorio nazionale e lombardo?
Credo che nessuno abbia mai invidiato Conte nel suo compito istituzionale
che ora si trova ad affrontare il più difficile momento post guerra.
Il Governo ha dovuto fare scelte epocali sulla tutela della salute pubblica
e sulla tutela dell’economia.
I fatti, però, sono questi: a fine gennaio il Ministero della Salute avvisa che
esiste un’emergenza, a febbraio non si è fatto nulla di concreto, l’8 marzo
qualcuno anticipa che si chiude tutto e c’è il fuggi fuggi dal nord verso il sud Italia.
La gestione è stata contraddittoria e raffazzonata, cosa che ci ha fatto pagare
uno scotto davvero grande.
In seguito tutte le vicende si sono indirizzate in un modo più coerente tra un
procedimento e l’altro.
Ma credo che l’incertezza e la confusione governativa iniziale si siano
verificate perché si è ritenuto che interpretare in maniera corretta i segnali
che già c’erano sarebbe stato di vantaggio per Salvini e Meloni.
Per evitare di fornirglielo, allora, l’attuale Governo ha voluto negare
l’esistenza di una situazione emergenziale; anche a livello locale, come
dimenticare l’epic fail del Sindaco Beppe Sala con #Milanononsiferma?
C’è stata invece una disponibilità politica per esempio da parte della Meloni
che ha sempre anteposto l’interesse nazionale alle beghe di quartiere,
cercando di non avversare strumentalmente il Governo ove possibile per
creare una radice comune dinnanzi a questa tragedia.
Il risultato è stato che la destra ha dimostrato una maturità fuori degli schemi
ideologici, la sinistra si è nascosta dietro di essi.
Quando c’è una pestilenza hai solo due scelte: o eviti che arrivi nei tuoi
confini, o a contagio avvenuto fermi tutto (Codogno docet).
Di Simone Moroni.
PS; sopra ho messo la foto dei nostri pagliacci, quelli che dovrebbero 
governare l'Italia e, invece, la stanno distruggendo.
Questi personaggi hanno una fortuna, che sono in Italia, se fossero in Francia 
forse sarebbero già stati scaricati in un letamaio, che forse è il loro posto naturale, 
mi fermo quì, altrimenti escono parole che non dovrei dire.

martedì 7 aprile 2020

Dedicato a mia moglie Bertilla per il suo compleanno.


A mia moglie Bertilla, l’amore della mia vita.
Oggi per te amore mio è il giorno del tuo compleanno, purtroppo per
colpa di questo virus, non possiamo festeggiarlo con tutta la nostra
famiglia, ma saremo io e te soli, ma non per questo non festeggeremo,
lo faremo più intimamente, ricordando il nostro cammino di sposi,
il nostro amore che ci ha aiutato e ci sta aiutando ad essere sereni
anche se ci sono problemi di salute.
Buon compleanno amore mio, per tutta la vita.

lunedì 6 aprile 2020

Eccoci amici, all'inizio della settimana Santa, purtroppo dobbiamo rimanere in casa, ce lo impone questo maledetto virus, che però non ci impedisce di pregare in compagnia, perciò, eccovi la Novena all'Amore Misericordioso 9° giorno.


Novena all’Amore Misericordioso 9° Giorno.
Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
Preghiera introduttiva.
Gesù mio, grande è il mio dolore considerando la disgrazia che ho avuto di
offenderti tante volte.
Tu invece, con cuore di Padre, non solo mi hai perdonato, ma con le tue parole:
“Domandate ed otterrete”, mi inviti a chiederti quanto mi è necessario.
Pieno di fiducia ricorro al tuo Amore Misericordioso, affinchè mi conceda ciò che
imploro in questa novena e soprattutto la grazia di cambiare la mia condotta e d’ora
innanzi di testimoniare la mia fede con le opere, vivendo secondo i tuoi precetti,
e di ardere nel fuoco della tua carità.
Meditazione sulle parole del Padre Nostro.
“Ma liberami dal male. Amen”.
Chiediamo che Dio ci liberi da ogni male, cioè dai mali dell’anima e da quelli del
corpo, da quelli eterni e da quelli temporali; dai passati, dai presenti e dai futuri;
dai peccati, dai vizi, dalle passioni disordinate, dalle cattive inclinazioni e dallo
spirito d’ira e di superbia.
Lo chiediamo dicendo Amen, con intensità, affetto e fiducia, poiché Dio vuole
e comanda che chiediamo così.
Domanda.
Gesù mio, a te ricorro in questa tribolazione.
Se tu vuoi usare la tua clemenza con questa misera creatura tua, trionfi la tua bontà.
Per il tuo amore e la tua misericordia perdona le mie colpe; e anche se indegno di
ottenere ciò che ti domando, esaudisci pienamente i miei desideri se è per la tua
gloria e per il bene della mia anima.
Nelle tue mani mi abbandono; fa di me ciò che a te è gradito.
Chiediamo la grazia che desideriamo ottenere con questa novena; affidiamo
all’Amore Misericordioso, attraverso l’intercessione della Beata Madre Speranza,
tutte le nostre intenzioni, e in particolar modo l’epidemia del Coronavirus, perché
il Signore possa fermare questa epidemia, sostenga chi è stato contagiato e dia la
forza a medici e infermieri di fare bene il loro prezioso lavoro, aggiungiamo
anche Giorgio che sta combattendo con un tumore, ed anche la Sara ed il suo 
piccolo bimbo, ed anche Paolo ed i suoi problemi di salute.
Preghiera.
Gesù mio, lavami col Sangue del tuo divino costato, e fammi tornare puro alla
vita della tua grazia.
Entra, Signore, nella mia povera stanza e riposa con me; accompagnami nel
pericoloso cammino che percorro affinchè non mi perda.
Sostieni, Signore, la debolezza del mio spirito e consola le angustie del mio
cuore dicendomi che, per la tua misericordia, non lascerai di amarmi un solo
momento e che sarai sempre con me.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli. Amen.
Signor mio e Dio mio, la tua Misericordia ci salvi,
il tuo Amore Misericordioso ci liberi da ogni male.
Buona giornata, Fausto.

domenica 5 aprile 2020

Ecco amici, anche oggi la preghiera da fare insieme, la Novena all'Amore Misericordioso 8° giorno.


Novena all’Amore Misericordioso 8° Giorno.
Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
Preghiera introduttiva.
Gesù mio, grande è il mio dolore considerando la disgrazia che ho avuto di
offenderti tante volte.
Tu invece, con cuore di Padre, non solo mi hai perdonato, ma con le tue parole:
“Domandate ed otterrete”, mi inviti a chiederti quanto mi è necessario.
Pieno di fiducia ricorro al tuo Amore Misericordioso, affinchè mi conceda ciò
che imploro in questa novena e soprattutto la grazia di cambiare la mia condotta
e d’ora innanzi di testimoniare la mia fede con le opere, vivendo secondo i tuoi
precetti, e di ardere nel fuoco della tua carità.
Meditazione sulle parole del Padre Nostro.
“Non ci indurre in tentazione”
Nel chiedere al Signore che non ci lasci cadere nella tentazione, riconosciamo che
Egli permette la tentazione per il nostro bene, la nostra debolezza per vincerla,
la fortezza divina per la nostra vittoria.
Riconosciamo che il Signore non nega la sua grazia a chi fa da parte sua quanto è
necessario per vincere i nostri potenti nemici.
Chiedendo che non ci lasci cadere nella tentazione domandiamo di non contrarre
nuovi debiti oltre quelli già contratti.
Domanda.
Gesù mio, a te ricorro in questa tribolazione.
Se tu vuoi usare la tua clemenza con questa misera creatura tua, trionfi la tua bontà.
Per il tuo amore e la tua misericordia perdona le mie colpe; e anche se indegno di
ottenere ciò che ti domando, esaudisci pienamente i miei desideri se è per la tua
gloria e per il bene della mia anima.
Nelle tue mani mi abbandono; fa di me ciò che a te è gradito.
Chiediamo la grazia che desideriamo ottenere con questa novena; affidiamo
all’Amore Misericordioso, attraverso l’intercessione della Beata Madre Speranza,
tutte le nostre intenzioni, e in particolar modo l’epidemia del Coronavirus, perché
il Signore possa fermare questa epidemia, sostenga chi è stato contagiato e dia la
forza a medici e infermieri di fare bene il loro prezioso lavoro, aggiungiamo
anche Giorgio che sta combattendo con un tumore, ed anche la Sara ed il suo 
piccolo bimbo, ed anche Paolo ed i suoi problemi di salute.
Preghiera.
Gesù mio, sii protezione e conforto all’anima mia; sii mia difesa contro ogni
tentazione e coprimi con lo scudo della tua verità.
Sii il mio compagno e la mia speranza; difesa e riparo contro tutti i pericoli
dell’anima e del corpo.
Guidami nel vasto mare di questo mondo e degnati di consolarmi in
questa tribolazione.
Mi sia di porto sicurissimo l’abisso del tuo amore e della tua misericordia, così
potrò vedermi libero dalle insidie del demonio.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli. Amen.
Signor mio e Dio mio, la tua Misericordia ci salvi,
il tuo Amore Misericordioso ci liberi da ogni male.
Buona giornata, Fausto.