domenica 24 gennaio 2016

A cosa serve il look? A niente.

Portinaia al cioccolato.
Questo episodio è avvenuto nella casa madrilena
di Vicàlvaro.
Speranza ci teneva alle scarpe lucide e a indossare con
cura l’abito religioso, il velo la pettina bianca ben inamidata,
che incorniciava il volto delle religiose claretiane.
Un giorno, però, le venne un dubbio: “Il Signore sarà
contento di questo o non sarà piuttosto una eccessiva
preoccupazione mia per l’estetica?”.
Andò a togliere i suoi dubbi dal direttore spirituale che
le domandò: “Ma non c’è una suora incaricata di stirare
tutti gli abiti e le pettine?”.
“Sì, padre, ma lo fa così male e con poco gusto…”.
Padre Antonio, apparentemente le diede ragione, ma
dopo aver consultato la superiora, le impose
un “esemplare” castigo pubblico.
“Guarda, sorella, per un mese farai tu la portinaia
del collegio.
Però devi presentarti con la pettina bianca sporca
di cioccolata.
Hai capito?”.
Io la sporcai un po’, ma lui, il giorno dopo, passando in
portineria mi vide e mi disse: “No, no; sporcala di più,
molto di più!”.
“Dovetti fare la portinaia un mese intero in quelle
pietose condizioni…”.
Concluse la narrazione di questo “esemplare fioretto”,
con un commento finale: “Così mi sono scomparse tutte
le voglie di perdere il tempo in una eccessiva cura
delle apparenze!”.
E noi che ci teniamo tanto al “look di facciata”.


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