mercoledì 31 gennaio 2018

Una frase al giorno, toglie la paura di torno.

“Perché siete così paurosi?” (Marco 4,40)
Gesù si trova in una situazione di pericolo grave per sé e per i suoi.
Egli però non si spaventa, perché sa di essere nelle mani del Padre
e di compiere la sua volontà.
Così è anche per i discepoli; essi non devono temere quando sanno
di essere amati dal Padre e a servizio di Gesù.
Basta solo esercitare la fede, e al momento opportuno il Signore interverrà.
Coraggio! Non dobbiamo temere!


martedì 30 gennaio 2018

Una frase al giorno, può trasformare la nostra vita.

“Il seme germoglia e cresce” (Marco 4,27)
Il cristiano che serve il Signore porta nel cuore la grande speranza
di vedere nella propria vita il regno di Dio.
Il regno di Dio, quale piccolo seme, cresce di giorno e di notte
portando alla fine i suoi frutti.
È l’amore di Gesù questo seme; se lo lasciamo crescere

trasforma la nostra vita.

lunedì 29 gennaio 2018

Una frase al giorno, ci fa scoprire la verità.

“Le tue Parole sono verità” (Samuele 7,28)
Davide fin dalla sua giovinezza ha creduto che la Parola di Dio è verità;
promette e mantiene; e così ha impostato tutta la sua vita su di essa,
cercando di obbedire.
Grazie, Padre buono, perché doni anche a noi, oggi, fiducia e forza

attraverso la tua Parola che ci rivela il tuo amore, che è verità!.

domenica 28 gennaio 2018

Una Parola al giorno ci riempie il cuore di gioia.

“Il seminatore semina la parola” (Marco 4,14)
Gesù, Tu hai distribuito a piene mani la parola del Padre.
Anche la tua Chiesa ha continuato nel corso dei secoli l’annuncio
di salvezza del tuo Vangelo.
La tua Parola ha raggiunto anche noi ed è stata la scintilla che ha
innescato il desiderio di cercarti, di conoscerti sempre di più, di
donarti la vita e di vivere seguendo Te.

Grazie, Signore Gesù.

sabato 27 gennaio 2018

Con una frase al giorno, ci avviciniamo al Signore.

“Alzatevi, porte antiche, ed entri il re della gloria” (Salmo 23,7)
Aprire le porte del cuore a noi, Gesù, realizza l’immagine usata dal salmo.
La tua presenza, in chi ti accoglie, è occasione di grande gioia ed esultanza.
Essa è forza e vigilanza per allontanare colui che vuol dividere e
rovinare i tuoi fratelli.
Con essa viene lo Spirito Santo che rende gloria al Padre e fa godere

della sua intimità. 

giovedì 25 gennaio 2018

Messaggio del 25 Gennaio 2018 della Madonna

Messaggio della Madonna a Maija del 25 Gennaio 2018.
"Cari figli! Questo tempo sia per voi il tempo della preghiera affinché
lo Spirito Santo, attraverso la preghiera, discenda su di voi e vi doni
la conversione.
Aprite i vostri cuori e leggete la Sacra Scrittura affinché, attraverso
le testimonianze, anche voi possiate essere più vicini a Dio. 
Figlioli, cercate soprattutto Dio e le cose di Dio e lasciate alla terra
quelle della terra, perché Satana vi attira alla polvere e al peccato.
Voi siete invitati alla santità e siete creati per il Cielo. Cercate, perciò,
il Cielo e le cose celesti.

Grazie per aver risposto alla mia chiamata".

Con una frase al giorno, siamo più uniti al Signore.

“Voi siete corpo di Cristo, e sue membra” (Corinzi 12,27)
Signore Gesù, Tu ti presenti al mondo attraverso i tuoi discepoli che
formano la tua Chiesa.
Quando essi sono uniti tra loro, congiunti dai diversi ministeri e carismi
ricevuti, si sprigiona il tuo amore che attrae a Te in modo irresistibile.
Grazie Gesù, di come ti sta a cuore l’unità dei tuoi discepoli.
Grazie dei grandi passi che si sono fatti in questi ultimi anni per avvicinare

le diverse tradizioni e confessioni cristiane.

mercoledì 24 gennaio 2018

Una frase al giorno, ci aiuta a credere

“I suoi dicevano è fuori di sè” (Marco 3,21)
Proprio i parenti ritengono che Gesù stia dando i numeri.
I parenti non lo capiscono, non capiscono il suo amore al Padre
né l’amore del Padre per Lui.
Purtroppo è facile che i parenti non capiscano le decisioni di fede
che prendiamo, e tentino di ostacolarci.
Gesù, rendici forti, rendi il nostro amore per Te più forte
di quello per i parenti.

Donaci il tuo Spirito di unità, perché il mondo creda.

martedì 23 gennaio 2018

Ci vuole una frase per capire che siamo dei chiamati

“Chiamò a sé quelli che Egli volle” (Marco 3,13)
Gesù, Tu non chiami a stare con Te i più intelligenti, né i migliori,
né i più forti, né i più sani.
Tu chiami chi vuoi perché Tu ami sia i chiamati, che coloro cui
essi saranno inviati.
Gesù, concedi che coloro che hai chiamato siano sempre uniti

a Te e comprensivi tra loro.

lunedì 22 gennaio 2018

Una frase al giorno, toglie la superbia di torno

“Ne aveva guariti molti” (Marco 3,101)
Ogni ammalato che si rivolge a Gesù con fede viene guarito!
Se non guarisce nel corpo, perché Gesù sa che non sarebbe un bene per
lui, Egli lo guarisce almeno da quella sfiducia nel Padre che il maligno
cerca sempre di insinuare nel nostro spirito; questa guarigione rende
sopportabile con serenità-e con frutti di Spirito Santo-ogni malattia.
Guarisci Signore Gesù, il cuore dei cristiani dallo spirito di superbia,

che li divide.

domenica 21 gennaio 2018

Una frase al giorno, toglie la tentazione di torno

“Io vengo a te nel nome del Signore” (Samuele 17,45)
Davide, in questo brano della S. Scrittura, è testimone di fronte a Golia
della sua fede in Dio, che umilia i superbi e fa grazia agli umili.
Confidando in Gesù e nel Padre, anch’io, anche tu, noi tutti possiamo
vincere il nostro nemico e ogni sua tentazione, superare ogni prova
anche se siamo tanto deboli.
Signore Gesù, dona ai cristiani di vincere le tentazioni di divisione

e di sfiducia reciproca.

sabato 20 gennaio 2018

Una frase al giorno è amore sicuro.

“L’uomo guarda l’apparenza, il Signore guarda il cuore” (Samuele 16,7)
È proprio vero che noi guardiamo l’apparenza?
È proprio vero che i nostri occhi c’ingannano?
Vogliamo vedere ciò che Dio vede!
Vogliamo vedere ciò che il Padre vede!
È impossibile, se Tu stesso, mio Signore, non ce lo concedi.
I tuoi occhi son fatti d’amore; cambia anche i nostri, perché vedano
ciò che Tu vedi e il nostro si converta.
Donaci, Signore Gesù, di vedere dei fratelli in tutti quelli che

invocano il tuo nome.

venerdì 19 gennaio 2018

Con una frase al giorno ci sentiamo più amati dal Signore

“Chi offre il sacrificio di lode, questi mi onora” (Salmo 49,23)
Ti benedico, o Padre, insieme con Gesù.
Ti lodo, perché Tu sei davvero un Papà, che ama gli uomini e li accoglie
con pazienza e con fedeltà.
Sono contento di Te, perché ci sei e perché mi hai affidato alle mani
del tuo Figlio prediletto.

Ti lodo per l’unità di cuore che doni a chi ama Gesù.

giovedì 18 gennaio 2018

Una frase al giorno, toglie le difficoltà di torno

“Fate quello che vi dirà” (Giovanni 2,5)
Maria interviene in un momento di difficoltà per la famiglia nella
quale si trova come invitata a nozze.
Lei interviene indicando l’ascolto e l’obbedienza a Gesù come la
soluzione migliore, anzi, l’unica.
Vogliamo bene a Maria Santissima?
La riteniamo anche noi Madre?
Ascoltiamola.
Lei ci dice di far attenzione a Gesù, che è sapienza e potenza di Dio.
Gesù, eccomi.
Dimmi cosa vuoi da me perché tra i cristiani regni l’amore

e l’unità di spirito..

mercoledì 17 gennaio 2018

Con una frase al giorno, possiamo guarire

“Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati” (Marco 2,17)
È una grazia riconoscere di essere malato, bisognoso delle cure di Gesù,
medico delle nostre anime; allora Egli viene e ci cura.

Signore Dio mio, a te ho gridato e tu mi hai guarito; ti loderò per sempre!

martedì 16 gennaio 2018

Una frase al giorno, ci dona la salvezza

“Figliolo, ti sono rimessi i tuoi peccati” (Marco 2,5)
Grazie Gesù, della tua bontà paterna.
Ti ringrazio perché per Te è molto più importante guarirmi dal peccato
che dalla malattia, anche se umiliante come quella del paralitico.
Grazie ancora, perché con il tuo perdono, oltre a togliere il peccato,
doni il tuo Spirito, che ci rende tuoi testimoni e ci fa raccontare le

meraviglie della tua salvezza.

lunedì 15 gennaio 2018

Una frase al giorno, la salvezza è assicurata

"In verità, in verità io ti dico che se uno non è nato d'acqua e di Spirito
non può entrare nel Regno di Dio.
Quel che è nato dalla carne è carne e quel che è nato dallo Spirito è spirito."
(Giovanni 3:5,6).
La nuova nascita, (2).
Gesù, parlando in questo modo, voleva far comprendere a Nicodemo che la
vecchia natura dell'uomo, quella che discende da Adamo non può migliorare.
Per quanti sforzi facciamo per migliorare, la tendenza al peccato è sempre
in noi, pronta ad emergere in qualsiasi momento.
Soltanto attraverso l'intervento divino potremo esserGli graditi, soltanto
accettando per fede quanto riportato nella Bibbia otterremo salvezza, soltanto
attraverso il sacrificio di Cristo Gesù entreremo nel Regno del Padre.
Potremo seguire tutti i rituali religiosi e andare ovunque, ma se non nasciamo
di nuovo saremo lontanissimi dal piacere a Dio.
Quello che Egli vuole è un cuore sincero, il cui unico obiettivo è di obbedire
ai suoi insegnamenti.
Pensiamo che andando a destra o a manca il Signore possa
approvarci maggiormente?
Pensiamo che il nostro agire, i nostri buoni sentimenti siano sufficienti per
ottenere la salvezza eterna?
Se così fosse, Gesù non avrebbe risposto in tal modo al Nicodemo!
Egli ha voluto invece, mettere in risalto che da soli e soltanto con le nostre
opere non siamo in grado di entrare nel Suo Regno.
Siamo nati di nuovo?
Abbiamo donato il nostro cuore interamente al Signore?
Preghiamo e Dio non mancherà di risponderci!


domenica 14 gennaio 2018

Una frase al giorno, ci porta sempre ad una risposta.

“In verità, in verità io ti dico che se uno non e nato di nuovo
non può vedere il regno di Dio” (Giovanni 3:3).
La nuova nascita, (1).
Il titolo di questa meditazione può sembrare strano per coloro che
non hanno una certa conoscenza del linguaggio biblico.
La nuova nascita, però, è uno dei basilari principi dell'Evangelo.
Questo versetto è tratto da un discorso tra Gesù e Nicodemo, un dottore
israelita; il quale desiderava conoscere la verità.
E queste di oggi sono le prime parole con le quali Gesù inizia
a discorrere con lui.
La nuova nascita è l'inizio di un percorso che conduce direttamente
nel Regno di Dio.
A tali parole Nicodemo resta perplesso, e forse lo saremo stati anche
noi, magari ci chiediamo come è possibile che ciò avvenga.
La replica di quell'uomo potrebbe essere benissimo la nostra: "Come
può un uomo nascere quando è vecchio?
Può egli entrare una seconda volta nel seno di sua madre e nascere?".
Evidentemente non era questo che il Maestro intendeva dire.
E infatti, lo invita a non meravigliarsi delle parole appena udite, i
ragionamenti di Dio sono ben diversi da quelli degli uomini, il linguaggio
di Gesù è diverso dal nostro.
Noi, cosa avremmo replicato alle parole di Gesù?
Quale significato avremmo dato al Suo parlare?

A domani la risposta, intanto, chiediamocelo. 

sabato 13 gennaio 2018

Con una frase al giorno, la felicità è assicurata

"Chi presta attenzione alla parola se ne troverà bene, e beato colui che
confida nel Signore!" (Proverbi 16:20).
La chiave d’una vita felice.
Se facciamo una veloce analisi delle persone che conosciamo, vicini,
parenti, amici, colleghi, etc.
Ci accorgiamo che molte di queste persone hanno problemi, preoccupazioni
ed ansie che spesso provocano loro tristezza e depressione.
Quante famiglie disunite, quanti divorzi, quanti figli abbandonati a sé stessi,
senza una guida!
Tutto questo perché si è lontani dalla volontà di Dio, il quale ha creato l'uomo
per renderlo felice, ancor di più è pronto ad essere un aiuto in ogni momento.
Molti non pensano che Dio possa avere un posto nella loro vita, non prendono
in considerazione la possibilità di prestare attenzione alla Sua parola.
Si è disposti ad accettare consigli da tutti, affidando la propria vita nelle mani
di chiromanti, indovini, pseudo guaritori e persone talvolta disoneste che
speculano sulle disgrazie altrui.
Dio ci ama senza chiedere null'altro se non amore.
Spero che sceglieremo di credere in Gesù, per essere consigliati, benedetti
e guidati nei giorni futuri.
Invochiamolo con tutto il cuore ed Egli ci aiuterà.
Questa è la chiave di una vita felice anche nelle difficoltà, la chiave per fare
le scelte giuste!
Solo confidando nel Signore, avendo fiducia nella Sua assistenza
saremo felici ed appagati.


venerdì 12 gennaio 2018

Una frase al giorno, è un messaggio assicurato

Gesù disse: ...Chi è il più piccolo tra di voi, quello è grande. " A (Luca 9:48)
Il furgoncino zelante.
Quando parliamo di Cristo, facciamolo con fede e franchezza.
Forse qualcuno ci vedrà piccoli, insignificanti, ma noi continuiamo a
parlare con gioia, sicurezza, con sincerità e vedremo che per certo ci sarà
dato il rispetto dovuto a un grande!
Una mattina mi trovavo alla guida della mia auto in prossimità di una curva
a gomito quando sentii il clacson di un pullman.
Ciò m'indusse ad affrontare la curva con la dovuta cautela mentre m'aspettavo
che da un momento all'altro sbucasse un grosso pullman.
Avanzando, con mio grande stupore, vidi invece apparire un piccolo furgoncino;
il più piccolo che avessi mai visto!
Lì per lì mi venne spontaneo esclamare: "Ma guarda questo".
Subito dopo, però, pensai con ammirazione: "Un clacson cosi forte per un
furgoncino tanto piccolo" è l'assoluta evidenza: "Gli è toccata la precedenza che
spettava ad un grande!".
E' il valore e la forza del messaggio che onora il messaggero; onoriamo il
messaggio di Colui che ha voluto affidare la predicazione dell' Evangelo

proprio a noi perché onorando il Suo messaggio onoriamo Lui. 

giovedì 11 gennaio 2018

Una frase al giorno, leva la vanità di torno

"Levate gli occhi in alto e guardate: Chi ha creato queste cose...?" (Isaia 40:26)
Dio ha cura di noi.
Il mondo creato da Dio è grande, ma Dio è ancora più grande.
La scienza ci ha reso capaci di apprezzare sempre di più la grandezza del Creatore.
I telescopi ci hanno svelato cose meravigliose sullo spazio, ed ì microscopi
ci hanno svelato cose incredibili riguardo alla struttura dell'atomo,
l'infinitamente piccolo.
Anche noi siamo infinitamente piccoli di fronte all'infinitamente Grande!
Potremmo paragonarci ad una particella dell'atomo rispetto alla grandezza
di una galassia.
E lo stesso metro di paragone vale tra noi e Dio!
Eppure gli uomini, le nazioni, i governi credono di essere infinitamente potenti.
Dio dice che tutte le nazioni sono come un nulla davanti a Lui, Egli le valuta
meno che nulla, una vanità.
Impariamo a levare gli occhi in alto, ad uscire dal nostro atomo e guardare
nel grande cosmo.
Là c'è Dio, ma Dio è anche in noi!
Che meraviglia sapere che si prende cura di esseri così piccoli come noi,

Egli ha accettato di diventare infinitamente piccolo proprio per amor nostro!

mercoledì 10 gennaio 2018

Una frase al giorno, ci riempie d'amore

"Ama il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta la tua anima e con
tutta la tua mente.
Questo è il grande e il primo comandamento.
Il secondo simile a questo è: ama il tuo prossimo come te
stesso" (Matteo 22:37-39)
Ad immagine e somiglianza.
Il linguaggio di Dio è un linguaggio d'amore che parla di uguaglianza.
Quando incontrerai un perseguitato, un disprezzato, un sottomesso per
amore, ricordati che Gesù fu questo per ciascuno di noi.
Quando incontrerai un uomo con un colore di pelle diverso dal tuo, ricordati
che il suo cuore è identico al tuo e l'amore che egli può dare o ricevere non
ha nulla di differente dal tuo.
Se rimarrai fedele a Dio anche nelle avversità, ecco l'immagine di Dio
vivente in te.
Se credi in Gesù e lo cerchi con tutto il cuore Egli si farà trovare da te,
perché è già dentro di te!
Gesù è dentro ciascuno di noi!
Quale onore e privilegio far riflettere l'immagine di Dio attraverso noi stessi
ed estenderla attraverso l'amore che Egli ci ha donato!
Amiamo Dio con tutto noi stessi e non avremo difficoltà ad amare il nostro
prossimo, pregi e difetti compresi!



martedì 9 gennaio 2018

Una frase al giorno, toglie la curiosità di torno.

"Poi disse: «Facciamo l'uomo a nostra immagine, conforme alla nostra
somiglianza e abbia dominio sui pesci del mare...e su tutta
la terra»" (Genesi 1:26)
Ad immagine e somiglianza.
Dio creò in questo modo l'uomo e la donna; a propria immagine
e somiglianza.
Ci si potrebbe chiedere: "Ma di che colore è Dio?
A quale razza appartiene?
Di che colore sono i suoi capelli?"
E tanto ancora.
Non è importante sapere tutte queste cose, e nessuno potrebbe dircele
perché nessuno ha mai visto Dio se non il Figlio, Gesù.
Quest'ultimo, però, quando parla di Dio descrive soltanto le sue
caratteristiche interiori e non quelle esteriori.
Neppure i profeti o i patriarchi descrivono Dio nel suo aspetto ma parlano solo
delle sue qualità caratteriali e dei suoi comportamenti in quanto Creatore.
L'unico modo per vedere Dio è attraverso l'amore.
L'amore che Egli per primo ci ha mostrato mandando Gesù, il suo unigenito
Figlio, a morire sulla croce per salvare ciascuno di noi.
Se ci amiamo gli uni gli altri l'amore di Dio dimora in noi ed in questo
Egli è visibile.
Dio desidera abitare stabilmente nel cuore dell'uomo al di là della razza,
del colore o della nazionalità.
Egli è in ogni dove e non ha riguardo alla qualità delle persone (Romani 2:11).


lunedì 8 gennaio 2018

Una frase al giorno, toglie l'ansia di torno.

"Non angustiatevi di nulla, ma in ogni cosa fate conoscere le vostre
richieste a Dio in preghiere e suppliche, accompagnate da
ringraziamenti a Dio. (Filippesi 4,6)
Vi auguro un Anno senza ansietà.  
Un nuovo anno è iniziato.
Che cosa ci aspetterà in questi trecentosessantasei giorni?
Non lo sappiamo, e grazie al Signore per questo.
Solo Dio può conoscere quello che accadrà nei prossimi dodici mesi.
Le preoccupazioni e le ansie possono assalirci, ma sicuramente non
cambieranno il futuro.
Non riusciremo a cambiare le situazioni, ne tutto quello che Dio ha
già stabilito che accadrà.
Non sto parlando di predestinazione ma solo del piano di Dio per il suo popolo.
Dio ha stabilito attraverso gli eventi cose buone per noi; in cui rivelerà
sempre il Suo amore.
Questo deve essere il punto fermo per ciascun credente!
Egli vuole il nostro bene in ogni cosa.
È scritto che tutto coopera al bene di quelli che amano il Signore (Romani 8:28).
Quello che avverrà in quest'anno non lo conosciamo e nemmeno lo
desideriamo sapere.
Una cosa è certa; che Dio sarà con noi tutti i giorni della nostra vita, anche
quando noi saremo lontani da Lui, anche quando noi avremo deciso che
Dio non farà parte della nostra esistenza, Egli ci ama.
Crediamo in un anno all'insegna delle benedizioni del Signore!  



venerdì 5 gennaio 2018

Ecco amici che arrivano i Magi. e portano doni a Gesù Bambino.

Arrivano i doni.
Eccoci di nuovo a casa, riprendiamo il nostro cammino, le feste sono finite,
anzi no, ne rimane ancora una, quella del desiderio e dell’incontro.
Il desiderio muove il cuore degli uomini.
I desideri ci fanno credere di poter soddisfare la sete di assoluto che ci
brucia il cuore.
Alcuni sono desideri semplici, alla portate di molti, altri sono desideri
impossibili, che ci fanno cadere nella depressione.
Alla fine di ogni desiderio esaudito, però, sperimentiamo che il nostro cuore
è destinato a ben altro, il nostro cuore è assetato di infinito.
Oggi è la festa del desiderio che non si arrende, la festa che vede protagonisti
alcuni cercatori benestanti che passano il proprio tempo a scoprire nuove teorie
e a verificarle.
Oggi è la festa dell’essenza dell’essere umano che, in fondo, spogliato da
ogni condizionamento, si riscopre, semplicemente, un cercatore.
La Parola insiste, esagera, scardina, scuote; non siamo giudicati dai risultati,
dalla devozione, dalla coerenza, ma dal desiderio di andare oltre.
E, per noi discepoli di lungo corso, che già abbiamo trovato il Signore, questa
festa è un invito a superare le nostre certezze bonsai, per assumere lo sguardo di Dio.
Natale sconcerta, illumina e interroga.
Nonostante lo scempio che ne abbiamo fatto, riducendolo a glicemica fiera
dei buoni sentimenti, il mistero della piccolezza infinita di Dio, che si restringe
nel grembo acerbo di un’adolescente, ci riempie di quieta meraviglia e fa
scaturire dai cuori feriti calde lacrime di fiera consolazione.
Dio è diverso, amici.
Una vergine partorisce, un giovanotto semplice e generoso rinuncia ai suoi
sogni per accudire a una sposa e a un figlio non suoi, Dio nasce viandante,
accolto in una grotta, solo dei personaggi ambigui, i pastori, si accorgono
della sua nascita, due anziani devoti e scoraggiati, Simeone e Anna,
riconoscono nel Tempio la luce delle nazioni e, oggi, sono gli atei i primi
a riconoscere in quel bambino l’Assoluto di Dio.
I Magi, personaggi curiosi e insaziabili, si muovono a cercare il re alla corte
di Erode, l’evento astrale che hanno scoperto indica la Palestina come luogo
della felice nascita.
Ma accade l’imprevisto, i figli di Erode sono già grandi, i figli della sua prima
moglie li ha fatti sgozzare lui, nessun allegro vagito risuona tra le mura dello
spietato e abile sovrano.
I Magi riprendono il cammino, sbalorditi.
Lo stravolgimento del Natale continua; Gesù è riconosciuto da pagani che con
tenacia cercano la verità e viene ignorato dal popolo della Promessa, è il rischio
che anche le nostre comunità cristiane corrono, quello di vedere dei non credenti
incontrare Dio, e noi di restare a guardare.
I Magi sono l’immagine dell’uomo che cerca, indaga, si muove e segue la stella.
La scienza e la fede non si oppongono, entrambe cercando un senso alla loro
ricerca intellettuale, i Magi si trovano di fronte all’Assoluto di Dio, tanto più
sconcertante quanto inatteso.
Non fanno come Erode e i sacerdoti del Tempio che, pur sapendo, restano ai
loro posti.
Per riconoscere Gesù occorre muoversi, indagare, seguire, lasciarsi
provocare, cercare.
Dio si lascia trovare, certo.
Ma da chi lo desidera, non da chi lo ignora.
La fede non è solo sapere (i dottori della legge conoscono la profezia di
Michea), ma muoversi certamente no.
Gerusalemme e Betlemme distano pochi chilometri dai palazzi del potere
religioso e politico, nessuno si prende la briga di andare a verificare la
profezia e quei pochi chilometri diventano una distanza abissale.
I Magi sono l’immagine di quegli uomini che, spinti dal desiderio e dalla sete
della verità, hanno finito con l’incontrare un segno della presenza di Dio; una
testimonianza, un avvenimento, una parola di un cristiano e, seguendolo,
hanno scoperto il volto di Dio.
Se, ahinoi, restiamo seduti sulla poltrona delle nostre incrollabili supposizioni,
finiremo per lasciare la fede dietro di noi, per conoscere il luogo dove Gesù
è nato, come i sacerdoti del Tempio, ma non piegheremo mai le ginocchia,
esterrefatti, davanti al prodigio di un bambino che è Dio.
I Magi questo salto lo fanno, questo capitombolo della fede lo compiono.
Cercatori, ora sono loro a essere trovati.
Vanno oltre, si fidano, e giungono davanti a una giovane e stupita coppia
che accudisce il proprio primogenito.
E offrono oro, incenso e mirra.
Oro, dono destinato ai re, incenso, resina odorosa destinata a Dio e…mirra!
Regalo di pessimo gusto, amici, la mirra è l’unguento usato per imbalsamare
i cadaveri, regalo poco opportuno, non trovate?
Nel bambino i Magi riconoscono il Re, il Dio, il Crocifisso.
Non suscita tenerezza questo bambino, ma conversione e contraddizione.
Così diverso dall’idea di Dio che ci siamo fatti, come accade a Erode,
questo bambino suscita violenza, un Dio così è da eliminare.
Coraggio amici, nel proseguo del nuovo anno, muoviamoci, andiamo a vedere,
per non correre il rischio di rimanere delusi per non aver potuto incontrare
nessuno, lasciamo le nostre poltrone ed usciamo per farci incontrare.
Buona festa dell’Epifania e buon Anno a tutti da Fausto.