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«Oggi24ore» la lettera ha raggiunto 700 mila lettori in
nemmeno 24 ore dalla
pubblicazione.
Migliaia i commenti che
sono seguiti sui social da parte di cittadini che
hanno condiviso i
contenuti della lettera.
Abbiamo deciso di pubblicare la
sua lettera dopo averla contattata.
Quello che scrive è il crudo
sfogo che forse ognuno di noi vorrebbe gridare al mondo intero.
Tiziana ha avuto il coraggio di
farlo svelando anche comportamenti quanto meno
inquietanti da parte di chi
dovrebbe aiutare le aziende ed invece le affossa senza via dei scampo.
Tiziana Nigro ha 43 anni ed è
mamma di una bimba di 10 anni e vive in provincia
di Salerno, «Partita iva per
scelta ed anche un po’ costretta»–ci spiega.
«Figlia di commercianti ho sempre
amato lavorare a contatto con il pubblico.
Mi sono diplomata in tecnico
della gestione aziendale col massimo dei voti ed ho
rifiutato il cosiddetto “posto
fisso” perché il mio sogno era aprire un negozio».
E ancora: «Dopo aver lavorato
tanti anni come commessa sottopagata ma super
apprezzata perché nel lavoro non
mi sono mai risparmiata, nel 2006 ho aperto con
il mio compagno un’impresa edile,
mai avuto problemi fino al 2015 quando un
accertamento dell’agenzia delle
entrate e una truffa di un cliente mi hanno
messa in ginocchio.
Non ho mollato, io e il mio
compagno ci siamo rimboccati le maniche e dopo aver
chiuso la ditta individuale
abbiamo deciso di aprire una srl per coniugare due
attività insieme: un centro
specializzato di materassi Gran Relax–e ristrutturazioni
come seconda attività.
Le cose sembravano andare bene
nel senso che nonostante l’edilizia fosse
completamente ferma almeno
l’arredamento tirava bene».
«Poi è arrivato il virus, abbiamo
visto quello che accadeva in Cina, volevamo
correre ai ripari ma quando
abbiamo sentito che “era poco più di un influenza”
non ci siamo preoccupati più di
tanto.
Abbiamo fatto i nostri
investimenti di inizio anno, abbiamo provveduto a riempire
il negozio di merce e a questo
riguardo una cosa è importante ed è giusto che tutti
la sappiano: la prassi dei
pagamenti sono gli assegni post datati.
Non sono i fornitori a
pretenderli ma le banche! Esatto proprio le banche!
Quando presentiamo le fatture in
banca per avere lo sconto su fattura, la banca
chiede un assegno post datato a
firma del titolare della fattura nonostante questa
pratica non sia legale.
Adesso siamo in migliaia in tutta
Italia le partite Iva che al primo aprile verranno protestati.
Quindi non solo adesso dobbiamo
vedere come mettere il piatto a tavola ma dopo
non potremo ripartire».
Ma Tiziana–contattata al telefono
ha deciso di non mollare.
Sta cucendo le mascherine per
aiutare chi ne ha bisogno.
Chiede un piccolo compenso di 1
euro per recuperare i materiali.
«Possono attaccarci come vogliono
ma non ci toglieranno mai il nostro essere,
la nostra dignità.»
Il suo è il grido disperato di
una «partita iva» della Campania, ma che potrebbe
essere del Piemonte, del
Trentino, della Toscana o della Puglia.
Quello insomma di un popolo di
migliaia di aziende che rischiano di non aprire
mai più lasciando a casa migliaia
di dipendenti.
È il tessuto del nostro paese che
crea reddito, lavoro e benessere che ricade sul territorio.
Vanno aiutate, subito e senza
altri decreti o chiacchiere inutili, non c’è più tempo ora,
siamo ormai al punto di non
ritorno.
Egregio Presidente Conte, sono
Tiziana, una donna, una mamma, una moglie
e purtroppo una Partita Iva.
Sono incazzata nera!
E non per il Virus che pur
spaventandomi mi dà la tranquillità di sapere che ci sono
uomini e donne con grande senso
di responsabilità che si prodigano per far sì che
ogni ammalato venga curato e
riesca a sopravvivere.
Quello che mi fa incazzare è la
vostra superficialità ed inerzia. Nulla!
Non avete fatto nulla per fermare
questo virus.
Nè lei né i Paesi membri
dell’unione europea.
Avete fatto in modo con le vostre
finte misure che il virus si propagasse.
Nel contempo non solo avete messo
in ginocchio ed avete ucciso migliaia di persone
ma avete anche messo in ginocchio
un intero popolo fatto di persone, uomini e donne,
che ogni giorno contribuiscono a
mandare avanti lo Stato!
Vede Signor Presidente quando la
vedo in Tv, tutto impomatato, nel suo completo
di sartoria mi si rivolta lo
stomaco dalla rabbia!
Quando la sento dire “comprendo
le vostre difficoltà” mi si ingrossa il fegato!
Come può comprendere la nostra
angoscia?!
Come può capire la situazione che
stiamo vivendo?!
Lei e tutti quelli come lei siete
dei privilegiati!
Ha mai ricevuto una raccomandata
di avviso di distaccamento della corrente?!
Ha mai avuto l’angoscia di non
poter coprire un assegno a copertura di una fattura
di acquisto?!
Sa cosa significa entrare in
supermercato e dover fare la spesa facendo mentalmente
il conto di quello che acquista
per non superare i soldi disponibili?!
No! Lei e tutti quelli come lei
non sapete cosa significa.
Certo, è arrivato il Covid 19, un
mostro silente e nascosto che sta mietendo vittime
come in un bollettino di guerra.
E cosa avete fatto per fermarlo?
Ci avete detto prima che non
dovevamo preoccuparci, poi che dovevamo stare in casa;
poi ci avete detto che potevamo
lavorare, poi che sarebbe meglio chiudere; Poi avete
fatto i decreti, ogni giorno un
decreto diverso e ad ogni decreto la sua faccia in televisione
a spiegare quello che stavate
mettendo in atto.
Eppure avreste dovuto fare una
semplice cosa che non avete fatto.
Chiedere scusa!
Scusa perché non siete stati in
grado di tutelare tutti gli Italiani.
Scusa perché a fronte di chi non
sa come fare per fare la spesa c’è gente come il suo
Casalino che prende 14.000 euro
al mese.
Soldi che o partita Iva vede in
un anno!
Ma stiamo scherzando???
Mi dica adesso cosa debbono fare
le piccole Partite iva come la mia: bollette, affitti,
assegni come li dovremo pagare?
E’ dal mese di febbraio che i
piccoli negozi non incassano un euro!
E Voi privilegiati cosa fate?
Niente!
Mi aspettavo da buon Capo di
Governo che la prima misura davanti ad un emergenza
sanitaria di questa portata fosse
stata la chiusura di tutto con relativa sospensione
dei pagamenti.
E invece cosa pensate di fare?
Date il contributo per chi assume
le baby sitter!
Nessuno di voi che abbia detto:
fermiamo gli stipendi di parlamentari e senatori (con
tutto quello che percepite
potreste campare di rendita per i prossimi vent’anni).
Noi piccole partite iva non
abbiamo paura del covid 19 e sa perché?
Perchè siamo già morti!
Siamo morti che camminano!
Non abbiamo diritto a tutelarci
la salute. Mai.
Non possiamo fare le analisi durante
l’anno perché a pagamento e spesso i soldi
se ne vanno per coprire questo o
quel pagamento; non possiamo andare dal dentista
perché magari necessitano prima i
figli; davanti al mal di testa o ad altri disturbi
prendiamo una pillola e via si va
comunque al lavoro perché dobbiamo rispettare
gli impegni presi.
Perché sa, noi partite iva siamo
gente d’onore!
Gente che vuole rispettare gli
impegni presi con altre persone che come noi il
pane se lo sudano ogni giorno!
Io mi aspetto adesso misure forti
a nostro sostegno!
Me le aspetto subito, stasera
faccia una altro decreto che ci indichi come dobbiamo
fare noi per comprare il pane.
Come dobbiamo fare per evitare il
protesto di assegni emessi.
Come dobbiamo fare per on vederci
tagliata la luce!
Faccia un decreto subito, ora!
Non ci vuole tanto: dica alle
banche di concedere fidi sui conti correnti e garantisca
lo Stato la copertura: Le do una
dritta a tante piccole partite iva come me sarebbe
sufficiente donare 1/3 dello
stipendio mensile di Casalino per sostenerle in questo
difficile momento. Che dice?
Se noi possiamo licenziare i
nostri dipendenti, bhe lei potrebbe fare a meno di tanti
inutili collaboratori che altro
non fanno che mangiare sulle nostre spalle.
La saluto, ricordandole che il
Virus verrà sconfitto, la fame del popolo no!
E quando il popolo si riprenderà
dallo sconforto e dalla paura è con il POPOLO
che dovrete fare i conti!
Grande donna, hai tutta la mia
stima, fossimo tutti così in Italia, forse si andrebbe meglio.
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