Purtroppo certe persone ipocrite non
hanno niente
da fare che rompere le scatole al
prossimo.
Non so se vi ricordate, qualche tempo fa
avevo
avuto uno scontro con una persona dopo
aver
partecipato ad un incontro, tra l’altro
ero stato invitato,
durante l’incontro avevo manifestato la
mia perplessità
inerente al tradimento di Gesù da parte di
Giuda.
Nei giorni successivi mi ha mandato dei
messaggi,
dicendomi che non conoscevo assolutamente
le Scritture,
che prima di dire certe cose sbagliate
dovevo documentarmi,
che con la mia idea mettevo in difficoltà
le persone,
poi alla fine, mi disse che ero un
anticlericale.
Io gli risposi molto educatamente e
lasciai cadere l’argomento.
Ora che ci apprestiamo a vivere la
Passione di Gesù, purtroppo
è venuto alla carica, sempre con gli
stessi argomenti.
Ora mi sono stancato, la pazienza si è
esaurita, perché ti
vengono a colpire sempre nei momenti in
cui ti trovi nella
sofferenza e nella difficoltà, mi
dispiace essere maleducato, ma
devo rispondere a questa provocazione e
se non lo capisce neanche
questa volta, non rispondo più anche se sembrerò
maleducato.
Vedi caro amico, da quando ci eravamo
incontrati, sono andato
a documentarmi, ho letto e riletto tutta
la vita del Maestro Gesù,
che mi hanno fatto capire quello che
sbagliamo noi.
Ho avuto l’opportunità di parlare con teologi,
addirittura un bravo
teologo che è un frate, non credo che anche lui si sia sbagliato,
o è un anticlericale anche lui? Mettiti l’animo
in pace.
Vai a leggerti i Vangeli con l’occhio
della fede,
forse riuscirai a comprendere.
Nessuno degli evangelisti azzarda una
ragione del gesto di Giuda,
nessuno spiega il tradimento di Giuda,
neppure Matteo, che pure c’era.
L’argomento “Giuda” è taboo, vietato,
suscita imbarazzo.
Eppure Giuda è un discepolo, Gesù ha
pregato un’intera notte
prima di sceglierlo; o mettiamo in
discussione anche Gesù?
Giuda è uno dei Dodici, ha seguito il
Maestro per tre anni,
giorno e notte.
Troppo spesso Giuda è stato liquidato
dalla predicazione
cattolica come la macchietta del
tradimento, il prototipo
del disgraziato, il simbolo del male
assoluto,
addossandogli grossolanamente ogni
responsabilità,
come se fosse lui l’unico artefice della
fine di Gesù.
Giuda il ladro, Giuda il
falso, Giuda che vende l’amico.
Cattolici da strapazzo, che pensate che
sia tutto così semplice,
che esistano davvero i cattivi e i buoni,
noi, modestamente,
quasi sempre dalla parte dei buoni,
scordando che la zizzania
e il buon grano crescono insieme in
ciascuno di noi!
Devoti paurosi, che non avete il coraggio
di riconoscere
che ogni discepolo può scivolare nelle
tenebre!
Discepoli sciocchi, che non vedete come
il male sia
sempre un combattimento tra luci e ombra!
Ma noi, quando cadiamo nel peccato, chi
siamo?
Giuda; ecco appunto, non condanniamo.
No, purtroppo non è così semplice.
Giuda non è predestinato a tradire, non è
il malvagio
del momento, non è palesemente malvagio.
È un discepolo che scivola nella caligine
del peccato.
Perciò, Giuda ci è prezioso; perché ci
assomiglia, perché
svela che, dietro ogni discepolo c’è il
rischio
di un’abbandono, di un disastro, di un
fallimento.
Parlare del percorso di Giuda, significa
entrare in una
dimensione di umiltà, in cui non siamo
certi della nostra
salvezza, ne ci vantiamo della nostra
fede.
Se uno dei Dodici, che ha guardato Gesù
negli occhi,
che ha visto i lebbrosi guarire e i
ciechi tornare a vedere,
che ha masticato il pane della
moltiplicazione, è caduto;
quanta umiltà dobbiamo mettere nel nostro
discepolato!
Io comincio, per primo!
Mi sembra di leggere fra le righe,
soprattutto in Giovanni,
una rabbia repressa, quando parla di
Giuda.
Verso se stesso.
Perché il fallimento di un discepolo,
è una ferita per tutta la Chiesa, uno
smacco.
La rabbia di Giovanni, dipende dal non
aver saputo
capire e fermare la deriva di uno di
loro.
Cosa aveva in mente Giuda?
Diciamolo subito; il suo ruolo
nell’uccisione di Gesù
è assolutamente marginale.
Il Sinedrio ha già deliberato di
ucciderlo.
Vedi caro amico; sai che era il sinedrio?
Erano i religiosi del tempo e, proprio
loro avevano
già deciso di uccidere Gesù.
Non l’ho detto io, lo dice il Vangelo.
Devono solo trovare Gesù da solo, con i
suoi apostoli,
per non arrestarlo in pubblico, e non
creare una possibile
sommossa, decisamente inopportuna
rispetto ai romani,
specie in quei giorni di festa, con la
sgradita presenza,
a Gerusalemme, di Ponzio Pilato.
Giuda deve semplicemente indicare alle
guardie del Sinedrio,
la forza di polizia del tempio, tollerata
dai romani,
dove e quando prendere Gesù.
Hai capito, amico, se vuoi, possiamo dire
che lui
lo ha solo indicato. Per fare cosa?
Giuda, come leggeremo in Matteo, resterà
stupito e turbato
dal processo e dalla condanna a morte; si
capisce che non
era quella la sua finalità.
Ecco, qui hai un altro colpevole; l’evangelista
Marco.
Cosa, allora?
Giuda voleva semplicemente fare incontrare
Gesù
con il Sinedrio.
Un incontro mai avvenuto fino ad allora, e
che, secondo
Giuda, avrebbe forse permesso a Gesù di
essere
finalmente riconosciuto.
Lo sai che fino a quel momento il
sinedrio e Gesù non si
erano mai incontrati?
Quanta ingenuità in Giuda,
ecco quello si, lo confermo.
Probabilmente Giuda vede la situazione
sfuggire di mano al
Maestro; il Regno auspicato non si vede e
la folla si sta
Stancando Giuda, attento al clima che si
sta creando intorno
a Gesù, teme che tutta la missione stia
fallendo.
E ha ragione.
Vuole forzare la mano, affrettare i
tempi, vuole mediare,
certamente il Sinedrio, vedendo Gesù, ascoltando
le sue
ragioni, lo riconoscerà, lui pensava.
Ma ragionando politicamente,
argomentando, pensando che
Gesù sbagli la sua strategia, non sa di
fare la volontà
dell’avversario.
È fatta; Giuda combinerà l’incontro.
I sadducei sono contenti, merita un
premio.
Già, qualche soldo non fa mai male.
Matteo e Marco ci dicono il prezzo;
trenta monete d’argento.
Un buon prezzo, per un’informazione del
genere.
Ci si potrebbe comprare uno schiavo. O diventarlo.
È sempre così, il male.
Si vende come bene, o come male minore.
È sempre così; inganna, crea zone di
grigio, non è riconoscibile.
Nessuno di noi berrebbe a una bottiglia
etichettata come veleno!
Il male si presenta sempre come un
possibile bene.
Ogni nefandezza ha avuto, all’origine,
qualche buona ragione.
Anche nella Chiesa, non me ne vogliano i
sacerdoti.
Per Giuda la buona ragione è aiutare Gesù
a manifestare la sua
vera identità, forzargli la mano, costringerlo
a uscire dalla
riservatezza e, così, essere riconosciuto
dal Sinedrio.
Che, però, non ha alcuna voglia di
accogliere un Messia.
Figuriamoci uno strampalato come Gesù.
Gli altri ignorano, Gesù sa cosa sta
succedendo.
È troppo scostante, Giuda, negli ultimi
tempi.
Fugge il suo sguardo.
Gesù sa, e vorrebbe salvarlo.
Lo uccideranno lo stesso, lo sa, ma
vorrebbe che i suoi
ne restassero fuori, compreso Giuda.
Prova a scuotere Giuda, senza accusarlo,
senza metterlo alle strette.
Provoca Giuda, ma senza metterlo
all’angolo.
Gli dà la possibilità di venire alla luce.
A volte una verità detta in faccia smuove
la coscienza,
abbassa le difese, toglie la maschera.
A volte, non sempre purtroppo.
Che tenerezza che ha Gesù verso Giuda.
Come a dire; sei tu che hai in mano il tuo
destino, non
sei un traditore, decidi di sporcarti
involontariamente.
Sei libero, Giuda, così ti ha
creato il tuo Dio.
Ho visto dentro di te un discepolo.
Tu, invece, stai vedendo in te un predestinato
al male.
Te lo chiedo con il cuore in mano, svegliati,
Giuda,
svegliamoci tutti una buona volta, non è
questa la strada!
Non pensare di forzare l’avvento del
Regno!
Non ragionare in termini umani!
Giuda non sente, non vede, non capisce,
come tanti di noi, purtroppo, che abbiamo
il coraggio di
puntare il dito, sempre, la colpa è
sempre degli altri.
Porca miseria, quando vedo dei testoni
così, mi arrabbio.
Non facciamo come Giuda, amici, non
sporchiamoci di
caliggine, tutti abbiamo le nostra colpe,
niente paura però,
dobbiamo solo seguire Gesù con amore,
senza cercare
di stravolgere gli eventi.
Prepariamoci perciò amici, agli eventi
del dono di Gesù
per la nostra salvezza.
PS. Comunque per essere salvati; Lui
doveva dare la sua
vita per tutti noi e se volete, il
presunto tradimento
di Giuda ci ha fatto questo dono. Fausto.