martedì 29 marzo 2016

A proposito dell'Islam

Così devono parlare i Vescovi.
Il Vescovo ora parla chiaro: “Islam e Corano violenti”
di Claudio Cartaldo - 29/03/2016.
Monsignor Pieronek, Vescovo polacco: “Non credo sia
corretto distinguere tra Islam buono e Islam cattivo.
L’Islam si basa sul Corano un testo nel quale la violenza
esiste ed è contemplata”.
Non usa mezzi termini, monsignor Tadeusz Pieronek,
Vescovo già segretario della Conferenza episcopale polacca.
“Non escludo che possa esserci un piano per cancellare
la identità dell’Europa, collegato al flusso di migranti”,
ha detto in una intervista al quotidiano online cattolico 
lafedequotidiana.it.
Parole dure, dirette, contro l’Islam che continua ad
insanguinare l’Occidente.
Altro che dialogo, altro che integrazione.
“L’Occidente-sentenzia Mons. Pieronek-da molta parte
degli islamici è visto come nemico e questo abbiamo
il dovere di considerarlo.
Certamente esistono islamici bravi e non violenti, e con
loro dobbiamo dialogare e convivere, ma per tanti di loro
eravamo e siamo infedeli da sottomettere”.
Infatti “non credo che sia corretto fare la distinzione tra
Islam buono e Islam cattivo.
L’Islam si basa sul Corano un testo nel quale la violenza
esiste ed è contemplata.
Semmai esistono singoli islamici buoni e cattivi come dappertutto.
Questo non elimina il mio giudizio sul Corano che
è la base dell’Islam, siamo al cospetto di un libro nel quale
si predica la sottomissione con la forza degli altri, tra i quali
ci sono i cristiani”.
Quei cristiani “abbandonati” anche nel loro Continente,
con il rischio che diventino minoranza.
“Io credo che ci sia un rischio di islamizzazione nel
continente europeo-continua il Vescovo-una sorta di
invasione insidiosa da non sottovalutare.
Mentre gli islamici pregano cinque volte al giorno e sono
costanti nella loro fede, i cristiani, meglio l’Europa, ha
smarrito le sue radici e non ha il coraggio di manifestare in
pubblico la Fede e di testimoniarla nella vita di ogni giorno.
La sola vera risposta all’ Islam, senza scontri di civiltà, è il
rafforzamento della identità cristiana”.
Poi l’affondo contro i flussi migratori: “Noi per loro siamo
degli infedeli.
Non escludo affatto che dietro questi enormi flussi migratori
si nasconda un piano studiato per cancellare le origini e la
identità del continente europeo, un piano gradito e probabilmente
promosso da grandi potenze e dalla finanza.
Chiudere le frontiere è un errore, però qualche cosa va
fatta realisticamente”.
Non è possibile accogliere tutti.
“L’accoglienza e la solidarietà-dice Pieronek-sono valori
cristiani da coltivare e non possiamo negare questo a chi soffre.
Penso ai polacchi e dico loro che non devono dimenticare
quando emigravano e cercavano aiuto.
Tuttavia occorre controllare i flussi migratori in modo responsabile.
Chi è in grado di escludere che tra i migranti non
si nascondano anche terroristi?
Allora, bisogna avere cautela nell’accogliere e senso
di responsabilità, usare criterio”.



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